Viterbo – Ascensore Valle Faul, prosegue la protesta di Nonna Licia: “Disparità tra disabili e giunta comunale”

Dopo un primo ringraziamento, al seguito dei lavori di manutenzione prontamente effettuati, Nonna Licia e il nipote Emanuele Usai chiedono lumi a Francigena e alla giunta Frontini in seguito a una mail ricevuta dalla società partecipata

VITERBO – Forte di oltre 25mila sostenitori, prosegue la raccolta firma contro i frequenti disservizi dell’ascensore di Valle Faul con un aggiornamento della situazione da parte della coppia nonna-nipote. Nello specifico, si fa riferimento a una mail ricevuta da Francigena che avrebbe però lasciato i due protagonisti della protesta con più dubbi e dispiaceri rispetto a prima.

Tra le varie questioni riportate, Usai e Nonna Licia mettono in evidenza anche un problema riguardate il limitrofo parcheggio del Sacrario.

“Inoltre – scrive Usai – ho notato una disparità di trattamento: mentre la giunta comunale dispone di una card per uscire autonomamente dal parcheggio, le persone con disabilità devono chiamare un operatore. Perché questa differenza?”.

Una domanda alla quale sarebbe interessante ricevere una risposta, soprattutto da un’amministrazione che sembra voler puntare moltissimo sulla parità e sull’abbattimento delle barriere nei confronti di chi è diversamente abile.

Ecco, invece, gli altri punti focali messi nero su bianco da Usai e Nonna Licia a seguito dello scambio di mail con Francigena:

1. La gestione dell’ascensore e i problemi ricorrenti
Francigena ha confermato che l’ascensore è frequentemente soggetto a guasti per fenomeni atmosferici, problemi elettrici e atti vandalici, e che solo la ditta costruttrice può intervenire per le riparazioni, spesso rallentate dalla necessità di ordinare pezzi di ricambio. Tuttavia, i cittadini continuano a soffrire per la mancanza di un servizio regolare.

Francigena ha scritto:
“Il personale addetto di Francigena appone, in caso di guasto, cartelli informativi che purtroppo vengono tolti a causa di azioni vandaliche. A causa di ciò Francigena ha assunto la decisione di utilizzare il pannello dell’infomobilità a Porta Faul proprio per segnalare i guasti degli ascensori.”

Questa scelta, però, è insufficiente, perché esclude tutti gli altri ingressi al centro storico, penalizzando chi utilizza percorsi diversi da Valle Faul. Ho chiesto perché non vengano usati i social media o i canali istituzionali del Comune di Viterbo, come la pagina Comune di Viterbo Informa, per informare in tempo reale dei disservizi.

2. Mancanza di firma e comunicazione formale
Un elemento particolarmente grave riguarda la mancanza di firma nella PEC di risposta ricevuta da Francigena. Questa omissione mina la trasparenza della comunicazione e solleva dubbi sulla credibilità della gestione. Ho chiesto chiarimenti su chi abbia redatto la risposta e perché non sia stata firmata, come richiesto dalla normativa.

3. Mancanza di empatia e soluzioni poco pratiche
Francigena ha scritto:
“Ad ogni buon conto, è sempre a Vostra disposizione il parcheggio del Sacrario, in Piazza Martiri d’Ungheria, del tutto gratuito per le persone disabili che possono parcheggiare con maggior comodità, evitando di dover usare l’ascensore.”

Trovo profondamente inadeguato l’uso del termine “comodità” in questo contesto. È difficile credere che chi ha scritto queste parole comprenda realmente le difficoltà quotidiane di chi dipende da un ascensore funzionante. Invito Francigena a verificare di persona quanto sia davvero “comodo” affrontare il tragitto dal parcheggio del Sacrario, magari utilizzando una sedia a rotelle.

Inoltre, ho notato una disparità di trattamento: mentre la giunta comunale dispone di una card per uscire autonomamente dal parcheggio, le persone con disabilità devono chiamare un operatore. Perché questa differenza?

4. Sciatteria nell’ascensore
Durante una recente visita all’ascensore, ho trovato scatole di cartone e pezzi vari lasciati al suo interno. Non so se fosse normale o legato a interventi di manutenzione, ma l’impressione generale era di sciatteria. Un luogo centrale e così importante per la città dovrebbe essere sempre in ordine e pulito, per rispetto verso chi lo utilizza.

5. Le richieste che rimangono senza risposta
Tra le domande che ho posto a Francigena e che attendono ancora risposte concrete:

  • Perché non viene utilizzata una comunicazione più efficace attraverso social media gratuiti e i canali ufficiali del Comune?
  • Perché non vengono estese le segnalazioni dei guasti anche agli altri ingressi del centro storico?
  • Perché il sito ufficiale di Francigena non specifica che il parcheggio del Sacrario è gratuito per le persone disabili?
  • Perché non si adottano soluzioni semplici per proteggere i cartelli dai vandalismi, come posizionarli all’interno della cabina dell’ascensore?
  • Cosa possiamo fare insieme?
  • Continuiamo a condividere la petizione e a far sentire la nostra voce! Questo non è solo un problema tecnico, ma una questione di dignità e rispetto per chi vive, lavora e visita Viterbo