Dimensionamento scolastico, i Sindacati: “atto antidemocratico della Regione Lazio. Durante la Conferenza Regionale del 25 novembre, l’Assessorato all’Istruzione e Formazione della Regione Lazio ha comunicato nuove proposte di accorpamento, senza un reale confronto con la Conferenza regionale, di fatto privata della sua funzione”.
ROMA – Riceviamo e pubblichiamo la nota delle Organizzazioni Sindacali CGIL, SNALS, CONFSAL, GILDA, UNAMS, ANIEF – Si è tenuto in data ieri pomeriggio, 25 novembre 2024, presso l’Assessorato all’Istruzione e Formazione della Regione Lazio, la Conferenza Regionale sul Dimensionamento Scolastico 2025/2026.
Nel corso dell’incontro l’Assessore all’Istruzione e Formazione della Regione Lazio ci ha comunicato che, come previsto dalle Linee guida sul dimensionamento scolastico, anche per questo anno scolastico ci sarà una riduzione di ben 23 autonomie scolastiche e ha invitato le province ad intervenire sulle proposte di accorpamento emerse dai singoli territori.
Dagli interventi delle Province e di Città Metropolitana sono emerse complessivamente 9 proposte di accorpamento nella nostra regione.
Le OO.SS. sono intervenute sollecitando i rappresentanti della Regione e dell’USR Lazio ad esprimere propri specifici pareri sia in merito alle proposte presentate dalle singole province, sia riguardo eventuali ulteriori misure che si intendano eventualmente adottare. Su tale richiesta non vi è stata alcuna risposta né dalla Regione, né dall’USR Lazio.
Tuttavia, l’Assessorato ha interrotto la riunione per un rapido aggiornamento e al rientro ha comunicato chiusa la seduta, riservandosi di procedere con delibera in sede di Giunta regionale e appellandosi alla facoltà di esercitare il potere sostitutivo nei confronti delle Province/Citta Metropolitana ai sensi dell’art. 4.2.2 delle Linee guida sul dimensionamento scolastico.
Riteniamo tale fatto gravissimo poiché non è stato consentito alla Conferenza regionale di svolgere il ruolo istituzionale che le compete, benché consultivo, come espressamente previsto dall’Atto costitutivo della Conferenza regionale medesima (Decreto del Presidente della Regione Lazio del 12 settembre 2012, n. T00318), nel quale viene espressamente previsto che la Conferenza medesima, tra l’altro: “emette motivato parere obbligatorio sulla proposta di piano regionale di dimensionamento della rete scolastica previa analisi del consequenziale impatto sul sistema regionale dell’istruzione in termini di adeguatezza dell’offerta formativa alle richieste dell’utenza ed in relazione ad eventuali criticità”.
Le O.O.S.S., nel ribadire la netta contrarietà al provvedimento contenuto in Legge di Bilancio 2023, adotteranno in continuità con l’impegno dello scorso anno, tutte le necessarie iniziative con l’obiettivo che venga ristabilito il diritto ad una piena consultazione della Conferenza e si dia con essa pieno ascolto alle istanze delle istituzioni scolastiche e dei territori.
FLC CGIL SNALS CONFSAL GILDA UNAMS ANIEF
Tatarella V. Inzirillo A. Guida C. Cozzetto