Il coro di proteste da parte dei commercianti si amplifica ulteriormente e chiede maggiore attenzione da parte dell’amministrazione
VITERBO – Prosegue la protesta dei commercianti del centro storico che accusano l’amministrazione di non essere attenta e vicina alle problematiche dei negozianti e dei residenti del cuore della Città dei Papi.
A protestare è una voce già nota, quella di Antonio Di Stefano, titolare di AD Grafica, che già nei giorni scorsi aveva manifestato il suo interesse nel voler trasferire la sua attività in un luogo più accessibile e con meno problemi.
“Finché rimango nel centro lotto fino all’ultimo giorno perché le voci dei negozianti e dei residenti siano ascoltate”, esordisce lo storico imprenditore di via Mazzini, ma le sue accuse si inaspriscono subito, segnale evidente del fatto che qualcosa nel centro storico di Viterbo non stia funzionando, almeno per alcuni.
“Aggiungo – prosegue – che la galera oltre che per le minacce, va data per una gestione della città fallimentare e dannosa per chi ci vive e ci opera con le proprie attività. Non è più tempo di fare tentativi sulle spalle dei cittadini, ma di programmazione prevedendo anche fondi per supportare il cambiamento: dalla gratuità dei mezzi pubblici, agli sconti sui parcheggi, alla riprogrammazione di parcheggi che sono stati cancellati con i loro project financing, al controllo sugli affitti, alla creazione di centri commerciali naturali e reti di impresa che supportino i momenti di stallo e la promozione di mezzi monetari alternativi per diminuire il carico fiscale delle imprese e favorirne la coesione economica e lo scambio reciproco di beni e servizi”.
“Questo fa un’amministrazione smart no ‘ste pucciottate”, conclude Di Stefano, una voce che non sembra essere assolutamente fuori dal coro, ma una eco di tante altre che giornalmente protestano contro la giunta Frontini, chiedendo maggiore attenzione e soluzioni “pratiche” in grado di risollevare le sorti del centro.
Nel mentre, l’amministrazione si concentra sul termine dei lavori PNRR, tra cui la passeggiata intorno alle mura, il restyling di Piazza del Comune (bloccato per il ritrovamento di reperti storici) e la realizzazione di un mercato coperto presso la sede dell’ex tribunale di Piazza Fontana Grande, altra mossa che ha lasciato i commercianti divisi.
Viterbo – “Fuga dal centro storico” per l’AD Grafica, dopo 30 anni un’altra attività getta la spugna