Pesci per grandi e piccini realizzati da mastri pasticceri locali in vendita anche nella casetta natalizia di Piazza delle Erbe
VITERBO – Si rinnova anche quest’anno una delle più antiche tradizioni viterbesi, che di fatto nella Città dei Papi e in alcuni centri della Tuscia – in particolar modo a Canino, dove l’apostolo pescatore è anche patrono, a Latera, Marta e Tessennano – dà il via al periodo delle feste che culmina a fine dicembre col Natale.
Ma perché a Viterbo è così vivo e sentito il rito dei pesci di sant’Andrea?
La tradizione è secolare e antichissima, e si ricollega alla nascita stessa della religione cristiana. Sant’Andrea pescatore, fratello di quel Simon Pietro che divenne poi San Pietro, fu tra i primi a seguire Gesù e a divenirne apostolo. Come il fratello e come Cristo, Andrea fu condannato dai romani alla crocifissione su una croce a forma di X. Secondo la tradizione, la notte tra il 29 e il 30 novembre Sant’Andrea era solito lasciare pesci di cioccolata per i bambini nel piattino che veniva posto sul davanzale delle finestre con i mandarini destinati all’apostolo pescatore. Il rito a Viterbo da secoli è particolarmente vivo nel quartiere Pianoscarano, dove sorge una chiesa dedicata al santo pescatore e dove il parroco in passato collocava i pesci nell’acquasantiera. Il pesce, non a caso, è tra i principali simboli di Cristo e del cristianesimo.
Le pasticcerie e le cioccolaterie artigiane di Confartigianato Viterbo hanno realizzato i golosi pesci di cioccolata per onorare al meglio la tradizione di Sant’Andrea. Di diverse dimensioni e con incarti coloratissimi, al cioccolato fondente, al latte, bianco, con le nocciole, aromatizzato, alla frutta, gluten free e senza lattosio (su ordinazione): l’offerta delle pasticcerie Casantini, Lombardelli e Polozzi è ampia e variegata, ed è possibile anche personalizzare i pesci con le tradizionali sorprese all’interno.
Quest’anno, poi, il 29 e 30 novembre i pesci degli artigiani di Confartigianato aderenti all’iniziativa di CioccoTuscia, col patrocinio del Comune, potranno essere acquistati anche nella casetta di legno in piazza delle Erbe, a Viterbo, gestito dai ragazzi dell’Associazione Hacuna Matata Amici di Galiana.
Tradizione religiosa e culinaria che si fondono per mantenere viva storia e gusto.