L’assessore della giunta Frontini accusa l’opposizione e le passate amministrazioni di “mancanza di voglia e di serietà”
VITERBO – Scontro su via Marescotti, dove dopo un serie infinita di mesi – oltre un anno – è finalmente tornata la luce a illuminare la via e le case dei residenti, che da tempo immemore chiedevano letteralmente “lumi” all’amministrazione.
Sulla questione interviene a gamba tesa l’assessore Emanuele Aronne, criticando duramente il comportamento dell’opposizione, che ha spesso ribadito come la situazione fosse incresciosa e come la giunta Frontini stesse abbandonando i residenti anziché muoversi.
Nel particolare, Aronne tira le orecchie ai consiglieri Matteo Achilli (Fratelli d’Italia) e Luisa Ciambella (Per il Bene Comune), che spesso si erano schierati dalla parte dei cittadini, invitando l’amministrazione a prendere provvedimenti dopo le promesse fatte.
“Quanto urlate – dichiara Aronne via social, riportando alcuni articoli riportanti le voci dei sopraccitati consiglieri – Quanto sapete sempre come si dovrebbe fare, quanto avete una risposta per tutto, quanto fate i difensori delle cause. Una domanda sorge spontanea però. Se si poteva fare, perché non lo avete fatto? Perché non c’è una convenzione urbanistica in ordine? Perché non avete mai risolto Colleverde, Sbarri, Ciprovit e anche Marescotti?”.
Domande retoriche, alle quali l’assessore e architetto, risponde da solo: “Eh, perché per risolvere queste oscenità ci vuole voglia, metodo e soprattutto passione. E dopo Colleverde anche Marescotti è sistemata ed ora sotto con Sbarri, Ciprovit, Cava di Gorga”.
“Avete governato tutti, potevate dimostrare tranquillamente quello che oggi dite di saper fare. Appunto… potevate! – conclude Aronne – Bene, a Marescotti mancava un collaudo, andava studiata bene la cosa, andavano rimesse in ordine le carte, andava collaudata. Non era difficile, ci voleva tempo, ci voleva voglia, ci voleva serietà”.