Valeria Marini aggredita sulle scale di casa: “Per fortuna sono riuscita a fuggire”

L’aggressore ha manomesso il sistema di allarme e rotto le lampadine dell’androne dove abita la soubrette e l’ha aspettata e inseguita per le scale

ROMA – Brutta avventura ieri, 5 dicembre, per Valeria Marini, scampata ad un’aggressione sulle scale della sua casa in pieno centro.

Erano le 23 di ieri, quando la soubrette ha aperto il portone di casa, trovandosi completamente al buio,  (scoprirà solo dopo che le lampadine erano state rotte), non appena ha iniziato a salire i primi gradini di scale ha sentito rumori sospetti, inconsueti.

Impaurita, anche per l’assenza di luce, ha chiesto ad alta voce chi ci fosse sulle scale, a quel punto ha sentito una persona scendere velocemente e avvicinarsi a lei. Presa dal panico ha provato a scappare ma è stata inseguita dall’aggressore. Fortunatamente è riuscita a uscire in fretta dal palazzo e, nella piazza sotto casa, ha trovato una pattuglia della polizia municipale, alla quale ha chiesto aiuto raccontando l’accaduto.

Gli agenti hanno subito raggiunto il portone della sua abitazione, quando un giovane uomo con un cappellino e un atteggiamento visibilmente aggressivo è uscito, pronunciando una serie di insulti in portoghese. All’avvicinarsi degli agenti, l’uomo si è mostrato aggressivo anche con loro ed è stato immobilizzato e portato in Questura. Valeria Marini è stata poi accompagnata di nuovo nel condominio da un agente per verificare che non ci fosse più pericolo. È stato allora che si sono resi conto di come le lampadine che illuminano l’ingresso dell’edificio e le scale fossero state appositamente rotte e il sistema di allarme parzialmente manomesso.

Così l’attrice ha deciso di sporgere denuncia: «Sono scossa profondamente, ma mi sento fortunata. Il rumore che ho sentito mi ha messo subito in allarme perché in quella scala abito solo io. E questo mi ha permesso di capire che dovevo subito scappare. Per fortuna la presenza della pattuglia che staziona sempre nelle vicinanze mi ha consentito di chiedere aiuto e salvarmi da quell’uomo che altrimenti avrebbe potuto raggiungermi e farmi dal male».