Viterbo – Sfruttamento di lavoratori stranieri, sotto sequestro l’azienda agricola Fratelli Calevi

Secondo l’accusa i dipendenti dell’azienda sarebbero stati sottoposti a lunghi turni di lavoro con una retribuzione di 6,50 euro l’ora

VITERBO – I fratelli Alberto e Stefano Calevi sono indagati per caporalato.

L’azienda agricola Fratelli Calevi, da ieri, è sotto sequestro preventivo su disposizione del gip Rita Cialoni.

Il provvedimento è scaturito da un’indagine per sfruttamento del lavoro condotta dai carabinieri del nucleo investigativo e dell’ispettorato del lavoro.

L’inchiesta è partita nel 2022 dopo la denuncia di due braccianti. In totale sono stati ascoltati quasi 50 lavoratori oltre all’acquisizione di documenti e all’esecuzione di ispezioni.

Secondo l’accusa i dipendenti dell’azienda, molti dei quali stranieri, sarebbero stati sottoposti a lunghi turni di lavoro (fino a 12 ore al giorno) senza il rispetto delle norme contrattuali, con una retribuzione di 6,50 euro l’ora senza straordinari, riposo settimanale, ferie e malattia retribuita.

“Lo stato di bisogno dei lavoratori – si legge nella nota diffusa ieri dai carabinieri – rappresenta un altro elemento costitutivo del delitto provvisoriamente contestato. L’attività investigativa è stata sviluppata per mesi attraverso acquisizioni documentali, l’ascolto di dipendenti, servizi di osservazione, accessi ispettivi ed altre iniziative di polizia giudiziaria che hanno permesso anche di documentare la mancata assegnazione ai lavoratori di calzature e indumenti idonei da utilizzare in caso di pioggia e l’assenza delle condizioni di sicurezza durante il loro spostamento a bordo di mezzi agricoli, con conseguente rischio per la loro incolumità”.

Viterbo – Sequestrata azienda ortofrutticola per sfruttamento di lavoratori stranieri