Tuscania – Smaltimento rifiuti inquinanti ex cartiera, c’è l’ordinanza del sindaco

Tuscania delle Idee: “Giornata storica, vigileremo perché siano celeri”

TUSCANIA – Smaltimento dei rifiuti stoccati nell’area della ex cartiera di Tuscania. Il Gruppo consiliare Tuscania delle Idee esprime grande soddisfazione per la firma da parte del Sindaco Fabio Bartolacci dell’ordinanza che impone la bonifica dell’area in località Pian di Mola, imponendo ai proprietari dell’immobile, la Union paper spa, e al curatore fallimentare l’obbligo di rimuovere i rifiuti accumulati negli anni. Uno dei problemi ambientali e sociali più gravi della città.
Ordinanza, che arriva dopo ben quindici anni dalla chiusura dell’impianto industriale, e quindi con un enorme ritardo, ma che chiede di rimuovere tutto entro 120 giorni e che avrà un costo di 1,6 milioni di euro,

Quello di oggi è un atto dovuto ma che giunge con un grave ritardo, dopo oltre un decennio di inerzia, nonostante le sollecitazioni e le pressioni da parte del Ministero dell’Ambiente e della Capitaneria di Porto di Civitavecchia – Dichiara il Capogruppo di Tuscania delle Idee Alessandro Tizi – Siamo soddisfatti che finalmente si stia muovendo qualcosa relativamente a questo problema, e ora il nostro impegno sarà di massima vigilanza affinché il processo di bonifica proceda celermente e in totale sicurezza. Il rischio per la salute dei cittadini e per l’ambiente è stato ed è tuttora troppo grande per non alzare ulteriormente la guardia su questa questione. Non possiamo permettere che tutto si riduca a una sterile polemica politica. Gli impegni ambientali e sociali sono troppo gravi e urgenti.
Inizia ora la fase più difficile, ma siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario affinché i cittadini di Tuscania non siano costretti a pagare un centesimo per un danno causato da altri, da chi ha inquinato e da chi ha trascurato i dovuti controlli. Il principio ‘chi inquina paga’ deve essere rispettato senza compromessi. Sosteniamo pienamente il Sindaco nel suo impegno per risolvere il problema e chiediamo l’attivazione di tavoli tecnici con la Prefettura, la Regione Lazio e il Ministero dell’Ambiente, affinché il Comune di Tuscania possa, qualora fosse necessario un intervento economico, accedere a fondi speciali e finanziamenti ad hoc. Questo è un problema che travalica i confini comunali e diventa una questione regionale“.