VITERBO – È cominciato subito con il botto, si fa per dire, il primo appuntamento del consiglio comunale dedicato alla discussione del bilancio di previsione per i prossimi tre anni. La sindaca, in ritardo e qualche assente tra i banchi della maggioranza, hanno messo in crisi l’amministrazione, che poteva andare sotto come numeri… se non fosse stato per la scelta dei consiglieri di opposizione in forze al Partito Democratico di restare e mantenere il numero legale.
Il resto della minoranza, infatti, come segno di protesta per il “mancato rispetto” da parte della prima cittadina e degli assenti, aveva scelto di uscire dall’aula, cosa che avrebbe fatto saltare la sessione.
“Oggi in Consiglio Comunale a Viterbo abbiamo cominciato la sessione di bilancio con una sorpresa – ha subito dichiarato Luisa Ciambella (Per il Bene Comune) – Il gruppo del PD stampella dell’amministrazione Frontini mantiene il numero legale per la seduta. Beh, che dire… dedicata a chi mi chiede quando fate cadere questa amministrazione. Qui non siamo tutti di un sentimento, evidentemente”.
Severa anche Laura Allegrini (Fratelli d’Italia), che ha ribadito come non ci fosse alcuna motivazione per attendere la sindaca. Una scenetta che, come sottolineato da Allegrini, è ricorrente poiché “spesso manca il numero legale, ma se manca il sindaco c’è il vice” e Alfonso Antoniozzi, effettivamente, era presente in aula.
Una mancanza di coraggio, da parte dell’amministrazione, che ancora una volta si ritrova a farsi sorreggere dal Partito Democratico. Non è la prima volta e nonostante Alvaro Ricci abbia più volte fatto sembrare come non scorra buon sangue tra PD e Viterbo2020, all’atto pratico è tutta un’altra storia: quando serve, il PD pare essere parte integrante della maggioranza. Un supporto “esterno” che, secondo molti membri dell’opposizione, “non è poi così tanto esterno, ormai”.