MONTE ROMANO – Le Forward land forces (Flf) – Ungheria, a guida quinto reggimento fanteria “Aosta”, sono state impegnate al poligono di Monte Romano in un intenso ciclo di attività addestrative, consistenti nella simulazione virtuale alternata alla manovra sul terreno di un complesso pluriarma a fuoco, per consolidare le capacità decisionali, il coordinamento e la prontezza operativa.
Dalla simulazione virtuale alla pianificazione tattica, i plotoni hanno avviato un percorso di addestramento con l’innovativo Virtual battle space (Vbs), uno strumento di simulazione avanzata che permette di sperimentare scenari complessi in piena sicurezza, al fine di consentire la sinergia tra i domini di simulazione e i centri addestrativi. La fase finale di questo addestramento virtuale si è svolta al Centro di addestramento al simulatore virtuale (Casv) della Scuola sottufficiali dell’esercito di Viterbo, dove uno dei plotoni di manovra ha potuto affinare ulteriormente le proprie capacità decisionali, verificare procedure operative e aumentare la coesione di squadra, prima di passare all’addestramento sul terreno.
Nelle fasi successive, l’attività è proseguita a Monte Romano per l’esercitazione denominata “Leone Bianco”, un complesso pluriarma costituito da un plotone mortai pesanti e un plotone di fanteria del quinto reggimento fanteria “Aosta”, un plotone di guastatori del quarto reggimento genio guastatori, un plotone di blindo “Centauro” del reggimento “Lancieri d’Aosta” (sesto), una sezione di artiglieria del 24esimo reggimento artiglieria “Peloritani”, con il supporto di elicotteri A129 “Mangusta” del settimo reggimento aviazione “Vega” e di CH-47 Chinook del primo reggimento “Antares”.
L’esercitazione ha consentito di verificare la capacità di integrazione, coordinamento e supporto reciproco tra diversi assetti, mentre l’architettura dei sistemi di telecomunicazione e computer è stata realizzata dal secondo reggimento trasmissioni di Bolzano. La combinazione sinergica di mezzi corazzati, supporto di fuoco indiretto, elitrasporto e azione della fanteria ha confermato l’efficacia di una forza integrata, pronta ad affrontare scenari complessi. Oltre alle unità combat e combat support, si sono addestrati anche assetti combat service support, tratti dal reggimento logistico “Aosta” e dal sesto reparto comando della brigata meccanizzata “Aosta”.
L’attività addestrativa si è conclusa con un ciclo ininterrotto di 72 ore di operazioni condotte al Centro di addestramento tattico (Cat) di Monte Romano, in cui, ad esclusione degli elicotteri, tutti gli assetti precedentemente impiegati hanno pianificato ed eseguito una missione in uno scenario ad alta intensità. Le tre giornate di attività continuativa hanno testato la resilienza, la capacità di comando e controllo nonché la prontezza operativa del personale, garantendo un addestramento realistico e completo.