Dopo le accuse avanzate dalla minoranza, la prima cittadina ribadisce gli obbiettivi “già centrati” relativi ai due fondamentali asset della città di Viterbo
VITERBO – La sindaca Chiara Frontini, nelle ultime sedute di consiglio comunale attaccata dalla minoranza per quanto riguarda i settori Turismo e Termalismo, rispedisce al mittente le accuse facendo anzi sapere che la strategia messa in campo dalla sua amministrazione sta dando i suoi frutti, che il termalismo ha centrato vari obiettivi “a dispetto della passata amministrazione” e che il numero di turisti sta aumentando “come indicato dal lento ma costante aumento dei proventi della tassa di soggiorno”.
Come ribadito dalla prima cittadina, il Documento Unico di Programmazione approvato in sala del consiglio sarebbe la dimostrazione scritta che “La strategia c’è, l’abbiamo dichiarata e la stiamo mettendo in atto pezzo per pezzo e prende in considerazione tutti i fattori, tra cui aumentare la permanenza dei turisti. Le azioni che sono state contemplate per raggiungere questi obiettivi sono, tra gli altri, l’investimento sui cammini della francigena”.
L’obiettivo, alto, dell’amministrazione è anche quello sulle quali le passate avevano provato a lavorare: il cosiddetto “Slow turism”.
“Puntiamo sul turismo lento – ha spiegato – perché è quel turismo sicuramente consapevole e rispettoso. Oltre alla Francigena, l’amministrazione sta perseguendo l’obiettivo di creare una rete di cammini che colleghi Viterbo a tutte le sue frazioni, come Sant’Angelo di Roccalvecce, come anche promuovere il brand Tuscia e Viterbo come suo fulcro”.
Attraverso tali iniziative, Chiara Frontini e la maggioranza vuole cercare di mettere Viterbo al centro di quello che è stato definito “un importante reticolato che potrà aiutarci ad allungare la permanenza turistica”.
“L’impegno dell’amministrazione – ha poi aggiunto – è stato anche rappresentato dalla partecipazioni alle ferie turistiche, così come l’inserimento di Viterbo nella rete delle città termali”. Su questo particolare punto, la sindaca ha in un’altra occasione, ricordato come sono almeno cinque gli obiettivi “portati a casa” dalla sua giunta: una nuova struttura termale al Paliano, l’inserimento di Viterbo nel circuito europeo delle città termali, la creazione di un tavolo di confronto con gli operatori termali, la pubblicazione del bando del Bagnaccio (20 febbraio termine ultimo per presentare progetti, ndr) e il completamento della prima parte del ricondizionamento del Pozzo delle Zitelle.
“Sulle terme Inps è vero, siamo indietro e potevamo fare di più – ha però dichiarato – ma resta un obiettivo fondamentale e non possiamo pensare di risolvere in due anni e mezzo problemi decennali. E’ scorretto dire che il grande assente nei nostri piani sia il termalismo, anzi, guardano indietro vediamo solo uno studio di fattibilità per le terme Inps che, tuttavia, per ora non ha ancora portato a nulla”.