Il politico, attraverso società di famiglia, ha acquistato il ristorante l’Ideale (con annessi problemi) e la prestigiosa Villa Riccucci. Il sindaco Piendibene con gli assessori D’Antò e Alessi lo sono andati a trovare a Bucarest; il romeno è anche sindaco del Settore 3 ma evidentemente non sapevano chi avessero difronte
CIVITAVECCHIA – In una tranquilla città come Civitavecchia, dove il patrimonio storico e architettonico non è particolarmente ricco, la recente acquisizione di due immobili di pregio — l’ex ristorante “Ideale” e la splendida “Villa Riccucci” in via Attilio Bandiera — da parte della famiglia del discusso politico romeno Robert Negoiță ha sollevato un polverone.
Dietro l’apparente normalità di un investimento immobiliare, si cela una trama di sospetti e legami controversi che deve mettere in guardia chiunque abbia responsabilità politica in Italia.
Chi è Robert Negoiță?
Robert Negoiță, 52 anni, è uno dei più noti e ricchi uomini di Romania, con un patrimonio stimato dalla rivista Capital ai vertici della classifica nazionale. Politico influente del PSD (Partito Socialdemocratico), lo stesso partito segnato dagli scandali dell’ex leader Liviu Dragnea, Negoiță è anche un potente imprenditore. La sua più celebre proprietà, il “Rin Grand Hotel” di Bucarest, è il più grande hotel d’Europa, con 1.500 camere e innumerevoli servizi di lusso. Tuttavia, il suo successo imprenditoriale è da tempo oscurato da una lunga lista di accuse legali.
La Direzione Nazionale Anticorruzione (DNA) della Romania ha messo Negoiță sotto inchiesta per una serie di reati, tra cui abuso d’ufficio, corruzione, falsificazione di documenti e perfino omicidio colposo.
Tra i casi più rilevanti figura il cosiddetto “Caso Rosal“, che coinvolge contratti milionari con vantaggi indebiti. In questo caso, il danno è stato stimato a circa 119 milioni di euro. Sempre nel 2023, un’inchiesta della DNA ha portato a perquisizioni nel municipio del Settore 3 per accertare la legittimità di autorizzazioni edilizie rilasciate per un condominio di 10 piani.
Direzione Nazionale Anticorruzione – comunicato stampa (clicca e leggi)
Oltre a ciò, Negoiță è coinvolto in numerosi casi di conflitto di interesse. Contratti pubblici firmati tra società di sua proprietà e il municipio da lui guidato hanno generato profitti multimilionari. L’esempio più lampante è quello della società Edificia Star Construct SRL, controllata dalla sua famiglia, che nel 2022 ha dichiarato un utile di oltre 26 milioni di euro con soli nove dipendenti.
Ma non è tutto: il sindaco del Settore 3 è sotto accusa anche per omicidio colposo in relazione a un incidente sul lavoro nel 2017, quando il crollo di un banco di terra in un cantiere ha causato la morte di due operai e il ferimento di altri quattro. L’indagine ha rivelato che i lavori erano stati eseguiti senza autorizzazione.
La visita del sindaco Piendibene e l’ombra dei sospetti
La presenza di Negoiță a Civitavecchia non è passata inosservata. L’acquisizione degli immobili è avvenuta a nome della madre, Lidia Negoiță, ma ciò non ha placato le preoccupazioni di chi osserva l’operazione con occhi critici. A rendere il quadro ancora più inquietante è stata la recente visita del sindaco di Civitavecchia, Marco Piendibene, accompagnato dagli assessori Piero Alessi e Vincenzo D’Antò, a Bucarest per incontrare proprio Robert Negoiță. Ufficialmente, la delegazione italiana era interessata a studiare le terme e a promuovere il turismo locale. Tuttavia, secondo gli osservatori più attenti, è improbabile che i politici italiani fossero consapevoli della figura controversa che avevano di fronte. Sicuramente la loro presenza lì, conoscendo bene come funzionano le cose in Romania, non sarà passata inosservata.
La strategia di Negoiță: spostare capitali all’estero?
L’ipotesi che Negoiță stia usando investimenti in Italia per portare fuori dalla Romania somme di denaro a rischio di sequestro è più che plausibile. Secondo la DNA, queste operazioni potrebbero far parte di un piano più ampio per proteggere i suoi beni da azioni legali nel suo paese. Negoiță ha un debito fiscale colossale, stimato in quasi 53 milioni di euro, e la sua rete di società, inclusi enti con sede a Cipro, è stata spesso al centro di indagini per frodi e evasione fiscale.
Le sue operazioni più controverse riguardano contratti con enti pubblici: tra il 2016 e il 2020, la società Edificia Star Construct SRL ha firmato contratti per la locazione e vendita di veicoli e terreni al municipio del Settore 3, spesso a prezzi gonfiati. Nonostante le indagini e le critiche, Negoiță ha sempre respinto le accuse, definendole “aberranti” e senza fondamento.
Un monito per i politici italiani
La vicenda di Civitavecchia non è solo un caso locale, ma un campanello d’allarme per la politica italiana. Il rischio di essere strumentalizzati da figure ambigue come Negoiță è elevato, soprattutto quando mancano le dovute verifiche su chi si ha davanti. Le autorità italiane devono fare molta attenzione a chi spalancano le porte, evitando di cadere nella trappola di facili promesse di investimenti o collaborazioni internazionali.
In un momento in cui la lotta alla corruzione è cruciale per preservare la fiducia dei cittadini, è fondamentale che ogni rapporto con investitori stranieri sia basato su trasparenza e responsabilità. La storia di Negoiță, con il suo mix di lusso, potere e sospetti, dovrebbe servire da monito per chiunque, in politica, si lasci incantare da personaggi dal curriculum tanto impressionante quanto controverso.
Civitavecchia potrebbe essere solo una tappa di una strategia più ampia di Robert Negoiță per consolidare la sua rete di interessi fuori dai confini romeni. Spetta alle istituzioni italiane vigilare con attenzione per evitare che operazioni apparentemente legittime diventino strumenti per eludere la giustizia. La politica deve mantenere alta la guardia, proteggendo il territorio e i suoi cittadini da dinamiche che rischiano di compromettere l’integrità del sistema.
Ecco una cronologia dettagliata dei principali problemi giudiziari e controversie di Robert Negoiță basata sulle informazioni fornite:
- 2016-2020: Contratti pubblici controversi firmati con società della famiglia Negoiță. Ad esempio, Edificia Star Construct SRL ha firmato contratti per la locazione e vendita di veicoli e terreni con il municipio del Settore 3, generando profitti multimilionari.
- 2017: Incidente mortale in un cantiere vicino alla Biblioteca Nazionale di Bucarest, in cui due operai muoiono e quattro rimangono feriti. Le indagini rivelano che i lavori erano eseguiti senza autorizzazione, portando all’accusa di omicidio colposo contro Negoiță.
- 2021: Autorizzazioni edilizie irregolari per un condominio di 10 piani nel centro di Bucarest. Le accuse includono abuso d’ufficio per la regolarizzazione di lavori effettuati senza permessi.
- 2023, Febbraio: La DNA perquisisce il municipio del Settore 3 per documenti legati al caso del condominio in via Matei Basarab n. 97. Si indaga su abuso d’ufficio per vantaggi indebiti.
- 2023, “Caso Rosal”: Incriminazione per due reati di abuso d’ufficio con conseguenze particolarmente gravi, istigazione all’abuso d’ufficio e falsificazione di documenti. Il danno stimato supera i 119 milioni di euro.
- 2023, Debiti fiscali: Negoiță deve quasi 53 milioni di euro allo Stato romeno, oltre a debiti verso banche e società private.
- Altri contratti controversi (2016-2022): Contratti milionari tra il municipio del Settore 3 e società della famiglia Negoiță per locazioni di terreni e macchinari, spesso a prezzi gonfiati o con possibili conflitti di interesse.
- Utili sospetti: Nel 2022, la società Edificia Star Construct SRL, con soli nove dipendenti, ha dichiarato un utile di oltre 26 milioni di euro, sollevando dubbi sulla trasparenza delle sue operazioni.
Questa cronologia mette in evidenza la sistematicità dei problemi giudiziari di Robert Negoiță e il potenziale rischio di operazioni analoghe in Italia.