Figlia dell’ispettore Alessandro Maurizi, visibilmente emozionato: “Ti lascio un’eredità di amore, orgoglio e tradizione”
VITERBO – La giovane Flavia Maurizi entra nella Polizia di Stato. A raccontarlo, con le lacrime agli occhi, il papà Alessandro Maurizi, una vita da poliziotto anche per lui, che da anni concilia con quella di romanziere noir e organizzatore di Ombre Festival.
“Il momento in cui un padre poliziotto mette gli alamari sulla giacca di un figlio durante il giuramento è molto più di un semplice rito formale.
Gli alamari, simbolo dell’appartenenza alla Polizia di Stato, rappresentano l’ingresso ufficiale nel Corpo, ma anche qualcosa di più profondo: la trasmissione di valori come l’onore, il senso del dovere e l’impegno per la comunità.
Oggi, figlia mia, non sono stato solo tuo padre. Oggi sei diventata anche mia collega.
Sei entrata nella grande famiglia della Polizia, accogliendo una missione che trascende le generazioni. Con questo gesto ti ho passato non solo un distintivo, ma un’eredità di amore, orgoglio e tradizione che unisce la nostra vita familiare con quella professionale.
Grazie per questa gioia immensa, ragazza mia. Sono fiero di te. In bocca al lupo per questo nuovo cammino”.
Una gioia per tutta la comunità cittadina, e non solo, che da oggi avrà una nuova rappresentante a difesa della legalità e dei più fragili.
b.f.