Montefiascone – Cantina sociale, si è dimesso tutto il consiglio. Finisce l’era Trapè, nel 2025 nuovo consiglio, direttore e presidente

Politico e contadino per mezzo secolo ha diretto, nel bene e nel male, la storica cantina vinicola

MONTEFIASCONE – Oggi pomeriggio, per l’ultima volta, Mario Trapè si riunirà con il consiglio direttivo dimissionario della Cantina Sociale.

Venerdì sono arrivate le dimissioni di massa dell’intero consiglio comprese quelle dello storico presidente e direttore.

Sono stanco, anziano – ci dice al telefono Trapè. Avevo da tempo maturato la decisione e adesso è giunto il momento di lasciare spazio ad altri. Oggi ci riuniremo un ultima volta per stabilire la data dell’assemblea che servirà ad eleggere il nuovo consiglio e il nuovo presidente“.

Si chiude così, con parole commosse e malinconiche la gestione di Mario Trapè durata mezzo secolo. Cinquant’anni di lotta sindacale, di politica attiva. Più volte sindaco della città. A capo dei grandi gruppi di potere del mondo agricolo.

Nell’ultimo periodo ci sono state tensioni e difficoltà. Soprattutto economiche. Un mercato difficile e un prodotto che non si rinnova più ormai da anni.

Il vino della Cantina sociale di Montefiascone ha conosciuto momenti d’oro e di grande notorietà in passato ma oggi è relegata ad essere una realtà che stenta a mantenersi e che lotta periodicamente con estreme difficoltà economiche.

Chi arriverà per il dopo Mario Trapè una missione difficile, difficilissima e tutta in salita.

La Cantina Sociale di Montefiascone è una società cooperativa a responsabilità limitata di cui fanno parte 959 soci. Vi si possono acquistare i rinomati vini della zona, ma anche dolci e salumi tipici.

I vini sono frutto di vigneti coltivati nei circostanti terreni vulcanici, come il famoso vino Doc Est Est Est!, legato secondo la tradizione a Martino, servitore del vescovo Defuk facente parte del seguito di Enrico V di Germania nel 1111. La Cooperativa, che vende i propri prodotti a prezzi contenuti, fa riferimento durante la lavorazione dei vini ai disciplinari per la denominazione di origine, a metodologie di agricoltura biologica e a tecnologie avanzate come la pigiatura soffice e la fermentazione termocontrollata.