ACQUAPENDENTE – Santa Messa di Natale indimenticabile per l’allievo dell’Accademia Militare Lian D’Orazio, e per mamma Miriam Ciurcioni e babbo Piergiorgio. Con stupendo scenario la Basilica Concattedrale del Santo Sepolcro il Parroco Don Enrico Castauro ed i Cavalieri di S.Ermete officiano la benedizione dello spadino.
”Apriamo la porta del nostro cuore” le Parroco che ha benedetto il nuovo percorso del giovane.
Lian entra quindi all’interno di una tradizione militare in cui gli allievi chiedono la benedizione agli inizi del loro percorso formativo. Con la decisione di mettere la loro vita al servizio della comunità nazionale e delle istituzioni, intendono confermare alla loro comunità di origine la fedeltà ai valori ed ai principi che hanno ispirato la scelta: onore, lealtà, volontà, fermezza, orgoglio, audacia, che trovano nel dono di sé e nello spirito di servizio il loro più alto e nobile compimento. Lo spadino a completamento dell’uniforme storica dell’allievo, ne identifica il suo nuovo status e la sua appartenenza ad una Scuola di formazione militare.
Scroscianti applausi al termine della preghiera letta dallo stesso Lian: “Signore, che hai dato la tua vita per salvare il mondo, ascolta chi dedica la propria esistenza alla cura della giustizia e della pace. Tu che hai lasciato la casa paterna per seguire la Tua missione, sorreggi chi rinuncia al conforto della famiglia, per servirla nella professione militare. Aiutaci a superare le difficili prove che ci attendono sul nostro cammino e a conservarci puri negli intenti e negli ideali. Rendici pronti ad apprendere con umiltà dai nostri superiori, perché possiamo diventare degli ottimi comandanti. Tu che hai detto agli uomini: portate gli uni il peso degli altri, amatevi come Io ho amato Voi, aiutaci a scoprire il Valore della fraternità e dell’amore. Fa che i Nostri cuori battano all’unisono, come è all’unisono ogni altra azione. E quando comanderemo degli uomini, ricordaci sempre che siamo uomini. Dà luce alle nostre menti, perché possano vedere il cammino verso il dovere e l’onore. Insegnaci a donare sempre tutto senza mai chiedere niente mai niente e ad esserne felici. Insegnaci che non c’è conquista senza sacrificio. Il traguardo sarà una vita operosa, un albero pieno di frutti. Così saremo uomini, figli di Dio e dell’Italia. Amen”.