La Questura ha posto i sigilli allo storico locale della movida romana
ROMA – Era ritrovo di migliaia di avventori ogni fine settimana in occasione di eventi musicali. Ieri, il Questore di Roma ha disposto la revoca della licenza del un noto locale dell’Eur “Spazio 900”, meta abituale di giovani che vi trascorrevano serate all’insegna della musica e di ricevimenti, dopo che nella notte tra il 7 e l’8 dicembre scorso era stato interessato da un controllo che gli agenti della Polizia Amministrativa della Questura di Roma hanno messo in campo, anche all’esito di segnalazioni raccolte in occasione di precedenti controlli attuati presso altri locali notturni nelle settimane addietro.
In più occasioni, infatti, giovani avventori di questi ultimi avevano segnalato situazioni anomale.
Tante le irregolarità accertate: capienza pari a oltre 2000 persone a fronte del limite consentito di 600 unità, uscite di emergenza ostruite e/o con approdo in siti scivolosi e non idonei a garantire un esodo massivo, estintori fuori norma, addetti alla sicurezza non in possesso dei titoli abilitativi e della formazione richiesta dalle normative di settore.
Proprio nel corso del controllo, peraltro, gli agenti della Questura hanno solo incidentalmente appreso che un giovane, che si era sentito male all’interno del locale, era poi deceduto poco dopo, lì dove nessuno dei gestori o degli addetti alla sicurezza aveva avvisato gli operatori di polizia presenti sul posto.
Nell’immediatezza dei fatti, il Questore di Roma, attesa la gravità e la variegata gamma di violazioni, aveva dato impulso alla istruttoria utile alla sospensione della licenza ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico sulle leggi della pubblica sicurezza.
Gli approfondimenti investigativi scattati nelle ore immediatamente successive al decesso del citato avventore, tuttavia, hanno tracciato uno scenario ben più “grave”, inducendo il sequestro penale del locale per la violazione -tra gli altri motivi- della normativa antincendio e della normativa sulla sicurezza del lavoro.
Dalla ricostruzione delle dinamiche sfociate nella morte del giovane, infatti, è emerso che quest’ultimo, colto da un malore all’interno del locale, era stato poi trasferito all’esterno da addetti alla sicurezza della discoteca, al verosimile scopo di scongiurare i riflessi negativi sull’attività imprenditoriale.
L’episodio narrato aveva avuto un precedente già nel luglio del 2023, allorché un altro avventore del locale, in seguito ad un malore, aveva perso la vita per l’abuso di sostanze stupefacenti ed alcol, per la cui circostanza era già scattata la sospensione della licenza da parte del Questore pro tempore.
Nella giornata odierna, la discoteca, su disposizione della competente Autorità giudiziaria, è stato dissequestrato.
I molteplici profili di illegalità emersi all’esito dei controlli amministrativi, aggravati dal decesso del giovane, hanno tuttavia determinato l’adozione da parte del Questore di Roma del provvedimento di revoca della licenza, che nella tarda mattina odierna è stato notificato ai rappresentanti legali della società.