VITERBO – Come ogni anno, giunge il momento del “bilancio consuntivo” del lavoro svolto dal Comando Provinciale dei carabinieri di Viterbo nel 2024 che sta per avviarsi a conclusione.
Le festività natalizie sono per i carabinieri un momento di attenzione e di particolare sforzo per assicurare ai cittadini un sereno periodo di festa e di riposo. “È in questo periodo – come confermato dal Comandate Massimo Friano – che si concentrano i furti nelle abitazioni”.
Anche oggi, sin dalle prime luci dell’alba, i carabinieri stanno eseguendo in tutta la provincia ed in altre località del Lazio, 60 provvedimenti di perquisizione emessi dalla Procura di Viterbo a conclusione di una complessa attività d’indagine finalizzata a infrenare l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti.
Considerato l’accenno all’operazione in corso e solo quale premessa, in materia di stupefacenti, nell’anno che sta per chiudersi sono state tratte in arresto, complessivamente, più di 100 persone e sequestrate, in totale, circa 25 kg di sostanze stupefacenti di varia natura.
“L’occasione – prosegue Friano nel corso della usuale conferenza stampa di fine anno – è, propizia per porgere un saluto ai cittadini e alle comunità che popolano lo splendido territorio della Tuscia che, anche quest’anno, ringraziamo per l’affetto e la fiducia tributate all’Arma e alle 56 Stazioni Carabinieri disseminate nella Provincia. Quelle comunità che ci sono affidate con le quali, in occasione del Natale, intendiamo rinnovare quel patto, quell’ideale giuramento di fedeltà che è l’impegno che ogni carabiniere si assume nell’intraprendere il servizio nell’Arma territoriale e che è alla base del quotidiano agire di ogni militare della Benemerita”.
“Il senso del dovere, da duecentodieci anni guida ideale di ogni intervento, è lo spirito che anima il nostro servizio”, ha proseguito.
Immancabile, da parte del comandante, un ringraziamento alle autorità locali.
“Un ringraziamento alle Autorità Giudiziarie e alla Magistratura, alle autorità Politiche, alle Autorità ecclesiastiche, a tutte le Forze di polizia, alle forze dell’Ordine, alle Forze Armate, alle Istituzioni, agli Enti e alle persone con cui collaboriamo per assicurare una serena quotidianità alla popolazione – ha specificato – Per tutti sentiamo il bisogno di citare il Prefetto, Dott. Gennaro Capo ed i Procuratori della Repubblica di Viterbo e Civitavecchia, Dott. Paolo Auriemma e Dott. Alberto Liguori, che coordinano, ognuno per la parte di competenza, l’operato delle 5 Compagnie e delle 56 Stazioni dell’Arma dislocate sul territorio della provincia, a cui si aggiungono le unità dei vari comparti di specialità dell’ Arma che forniscono un prezioso e insostituibile supporto all’Arma Territoriale, primi tra tutti i colleghi del Gruppo Carabinieri Forestale con i quali condividiamo lo sforzo di assicurare la costante presenza delle nostre pattuglie s territorio”.
Nei pensieri del Colonello Friano, anche i più giovani cittadini della Tuscia. “Un augurio speciale ai giovani e giovanissimi, alunni e studenti, alle loro famiglie e alle Istituzioni scolastiche, con le quali riteniamo fondamentale mantenere e rafforzare un dialogo continuo – ha continuato – con le nuove generazioni, con le scuole, con i bambini nei quali già si colgono i primi, incoraggianti germogli di una consapevolezza e di una sensibilità che sorprendono e incantano”.
Per i Carabieri, quello che sta per volgere al termine è stato un altro anno di impegni su più fronti, impegno che ha garantito la più adeguata cornice di sicurezza possibile per garantire lo scorrere della vita quotidiana dei cittadini e delle istituzioni nell’adempimento dei loro compiti.
Con più di 8.000 delitti denunciati e perseguiti, i carabinieri continuano ad occuparsi di oltre l’85% dei reati complessivamente registrati nella provincia di Viterbo.
Il numero delle persone deferite in stato di libertà o assicurato alla giustizia in stato di arresto ha registrato un lieve incremento rispetto al 2023, essendo rispettivamente più di 2000 le persone segnalate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria e 350 tratte in arresto. Ciò a testimonianza dell’impegno profuso e dei lusinghieri risultati raggiunti dai carabinieri della Tuscia.
L’aumento dell’attività operativa del Comando Provinciale è coinciso con un significativo incremento del nostro impegno nella proiezione esterna, sia nel numero dei servizi di pattuglia e perlustrazione, con oltre 75.000 autoveicoli controllati e quasi 100.000 persone identificate e con circa 2000 carabinieri impiegati nei servizi di ordine pubblico, quest’ultima attività svolta coadiuvando la Polizia di Stato nel capoluogo, da soli, invece, in tutti gli altri comuni della Tuscia.
Le richieste di intervento giunte alle centrali operative attraverso il 112 NUE con il Centro Unico di Risposta di Roma, entrato in funzione ormai da più di 3 anni, sono state più di 20.000 alla data odierna. A queste vanno ad aggiungersi le innumerevoli richieste dei cittadini giunte alle utenze telefoniche delle caserme o direttamente ai carabinieri in servizio nella provincia, a testimonianza di quella vicinanza e fiducia che i militari dell’Arma escono a suscitare nelle piccole comunità.
Nell’ambito della circolazione stradale, durante i servizi esterni svolti nel corso dell’anno, sono stati quasi 1200 incidenti stradali rilevati, di cui purtroppo 24 mortali.
Tra le attività più articolate merita sicuramente menzione l’indagine svolta nell’ambito del contrasto al caporalato conclusa qualche settimana fa con il sequestro di una delle più grandi azienda agricole della provincia attiva nel settore ortofrutticolo.
Ricordato dal Comandante, anche l’omicidio del povero Renzo Cristofori, avvenuto a Caprarola in seguito al quale è stato subito individuato l’autore e che vede tuttora lo svolgimento di serrate indagini per la ricostruzione dell’accaduto.
In pochi giorni è stato inoltre brillantemente risolto il caso di omicidio stradale, che ha scosso la comunità di Vetralla, di cui è rimasto vittima un 78enne del posto, Mario Costantini.
Proprio in queste settimane, poi, è giunte alle battute finali della fase processuale l’indagine che ha condotto in carcere 7 responsabili dell’omicidio di Salvatore Bramucci, avvenuto nell’agosto 2022.
L’attenzione dell’Arma è sempre puntata, tra gli altri fenomeni, anche al contrasto ai delitti di natura predatoria che, per loro natura, destano maggiore allarme tra la popolazione; è cronaca proprio di queste settimane l’ondata di furti che, a più riprese, ha colpito alcune zone della provincia e che, come ogni anno, subisce un’impennata nel periodo prefestivo.
Su questo particolare argomento, Friano ha tenuto a ringraziare la collaborazione dei cittadini, organizzatisi in ronde, come nel caso di alcuni comuni montani della Tuscia. “Attività – ha però sottolineato – che devono sempre rimanere all’interno di ciò che è consentito dalla legge”.
Nel complesso, nel 2024 l’Arma dei Carabinieri ha proceduto nella Tuscia per circa 775 furti in abitazione ma l’azione di contrasto non è mancata ed ha portato, anche di recente, all’arresto di diverse persone. Tra le 46 persone arrestate per furti, 11 li avevano commessi all’interno di abitazioni. Nel complesso poi, sono stati denunciati per furto 213 soggetti.
Il dato confortante riguarda le rapine, solo 34 in totale, in leggera diminuzione rispetto ad un anno fa, ma è importante sottolineare che nessuna è stata commessa in danno di istituti di credito, anche se fa da contraltare il verificarsi di rapine in abitazione, oggetto di particolare attenzione, con l’arresto in flagranza di uno dei responsabili.
Anche l’attività di prevenzione e contrasto ai delitti connessi alla violenza di genere ha dimostrato il grande impegno per tutte le componenti dell’Arma presenti sul territorio; seguendo le linee guida delle Autorità Giudiziarie e di concerto con la Prefettura, c’è il massimo impegno a far si che ogni Stazione sia un front office con personale adeguato ed opportunamente addestrato e spazi idonei e dedicati al fine di poter svolgere nel miglior modo possibile i propri compiti istituzionali nei confronti di donne vittima di violenza di genere.
Non può sottacersi la grande sinergia costituita con i Comuni e le associazioni del terzo settore che a vario titolo si occupano della materia che ha consentito, in ogni caso di cui ci siamo occupati, di costruire una “rete” di protezione individualizzata delle vittime.
Pochi numeri possono far riflettere su come sia tuttora un fenomeno di gravissimo allarme sociale, visto che finora nell’anno in corso i deferimenti all’autorità giudiziaria sono stati 245, quasi il doppio rispetto ad un anno fa, di cui 21 tratte in arresto e 7 allontanate d’urgenza dalla casa familiare, oltre all’emissione di altre 62 misure cautelari di vario tipo; più nello specifico 141 sono stati i casi di maltrattamenti in famiglia, 73 atti persecutori, 17 reati a sfondo sessuale.
In tale ambito si colloca l’attività di indagine recentemente conclusa dal Nucleo Investigativo con l’arresto di 4 soggetti, residenti in varie località d’Italia, che avevano adescato una minorenne residente in provincia su un’applicazione di gioco on line per poi coinvolgerla in veri e propri rapporti sessuali a distanza.
Per quanto attiene il contrasto alle truffe ed alle frodi informatiche, rispetto ai continui incrementi registrati negli anni precedenti, quest’anno si è registrata finalmente un’inversione di tendenza, ancorché lieve, scendendo dalle 1238 del 2023 alle 1227 di quest’anno. E’ sicuramente il risultato di tanti sforzi che sono stati messi in atto soprattutto per quanto attiene l’odiosa piaga delle truffe verso persone anziane, nel sensibilizzare la popolazione attraverso periodici incontri nelle assemblee cittadine, nelle parrocchie, nei centri anziani. Fondamentale si è rivelato anche l’apporto dei media locali che hanno ripreso e diffuso i nostri continui appelli a non cadere in questi tranelli ed a chiamare tempestivamente il 112 quando si viene contattati da sedicenti esponenti delle forze dell’ordine, direttori di istituiti di credito o professionisti che richiedono l’immediato pagamento in contanti di un ingente somma di denaro per la definizione immediata di una questione di natura civilistica o penale di un proprio congiunto. Più che i risultati sinora conseguiti nel delicato settore (comunque lusinghieri, trattandosi di 10 arresti), va sottolineato come grazie alla sinergia tra più istituzioni (con il contributo determinante dei media locali) siano considerevolmente aumentate le telefonate presso le nostre centrali operative che ci segnalano dei tentativi di truffa in corso. L’unica strada per arginare e speriamo debellare questo fenomeno veramente odioso è continuare in modo incessante con la prevenzione e l’informazione della popolazione, anche perché va sempre tenuto a mente che quando si ricevono simili telefonate è sicuramente un tentativo di truffa. Nel 2024 nessun ente pubblico o privato contempla nel modo più assoluto come modalità di pagamento il versamento immediato di denaro contante o beni preziosi presso terze persone che si presentano presso il proprio domicilio.
L’ultimo aspetto con cui si vuole chiudere questa disamina è l’importanza dell’operato dei comparti di specialità dell’Arma qui nella Provincia, sempre in stretta collaborazione con gli uomini della territoriale in veste di supporto.
Primi tra tutti i militari del gruppo Carabinieri Forestale che hanno perseguito 198 reati, rilevando 616 illeciti, e deferito all’Autorità Giudiziaria 206 persone in stato di libertà. Di particolare rilevanza un’attività di indagine in materia di traffico illecito di rifiuti pericolosi che ha visto indagate 29 persone ed eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare con sottoposizione agli arresti domiciliari di una persona e il sequestro di 11 complessi veicolari con la confisca di 868.000 euro che costituivano profitto del reato, oltre che all’applicazione della misura cautelare interdittiva della sospensione dell’attività a carico di n. 5 soggetti giuridici. Inoltre, è stata svolta anche un’attività investigativa che ha portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di una persona per incendio boschivo. Da segnalare anche i controlli in materia di gas fluorurati ad effetto serra che ha comportato l’esecuzione di 2 sequestri amministrativi ed alla redazione di 3 sanzioni a carico di 2 soggetti.
Gli.uomini del Nucleo Anti Sofisticazione e Sanità, nell’ambito delle attività specifiche di settore, hanno svolto incisivi controlli ed ispezioni su quasi 1.000 strutture, alcune delle quali in collaborazione o in supporto all’Arma territoriale, i cui risultati hanno portato a rilevare circa 20 violazioni di natura penale e 242 di natura amministrativa, per un valore di 236.500 euro e che hanno portato alla chiusura di ben 22 obiettivi controllati. Infine i colleghi del Nucleo Ispettorato nell’anno in corso hanno deferito in stato di libertà ulteriori 46 persone, svolgendo più di 138 attività ispettive che hanno portato alla contestazione di circa 30 violazioni amministrative e multe per 104.000 euro circa.
“Un ultimo pensiero – conclude Friano – è dedicato a tutti i carabinieri che operano nella Provincia di Viterbo per ringraziarli dello sforzo quotidiano nel miglior adempimento del servizio. In particolare, tale augurio e ringraziamento va ai Comandanti di Stazione che tutti i cittadini sentono come una ricchezza del territorio, perché nelle piccole comunità della Provincia sono un baluardo, uno scudo, un punto d’ascolto e di confronto cui affidarsi. Lo sforzo dell’intera Istituzione è rivolto a non farli mai sentire soli nella difficile ma esaltante missione di prendersi cura delle persone che entrano nelle nostre caserme”.