ACQUAPENDENTE – Il Comune di Acquapendente, in collaborazione con il Comitato locale e regionale della Croce rossa, la Diocesi di Viterbo e la parrocchia del Santo Sepolcro, ha inaugurato sabato 28 dicembre lo “Scudo blu” posto a salvaguardia della Concattedrale del Santo Sepolcro.
Si tratta di un contrassegno previsto dalla Convenzione dell’Aja del 1954 per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato, stipulata sotto l’egida dell’Unesco e ratificata dall’Italia nel 1958. La Convenzione disciplina la tutela di beni, mobili o immobili, di grande importanza per il patrimonio culturale dei popoli e la possibilità di individuarli, anche in tempo di pace, tramite un contrassegno – lo “Scudo blu”, appunto – ai fini di una loro maggiore protezione in caso di conflitto armato.
Nel 2022 Croce Rossa italiana e Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) hanno sottoscritto un Accordo di cooperazione impegnandosi con lo stesso ad intraprendere azioni per sensibilizzare la popolazione alla protezione dei beni culturali e la Croce rossa ha avviato una campagna nazionale denominata “Il futuro ha una lunga storia. Proteggiamola” per contattare le amministrazioni comunali sul tema.
“Come amministrazione comunale abbiamo accolto con entusiasmo la proposta del Comitato locale della Croce rossa – dice la sindaca di Acquapendente Alessandra Terrosi – attivandoci subito con Parrocchia e Diocesi per ottenere il loro consenso e con la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale per il parere di competenza.
Un grazie va a tutti loro, alla Croce rossa regionale e a tutti i volontari che, con il loro impegno e dedizione, hanno reso possibile questa importante iniziativa. Grazie, inoltre, alle autorità militari e civili presenti, per aver sostenuto e valorizzato con la loro partecipazione un evento che celebra la salvaguardia della cultura e della nostra storia. Abbiamo raggiunto l’obiettivo di tenere la cerimonia di inaugurazione prima dell’inizio dell’anno giubilare, vista l’importanza che la Concattedrale del Santo Sepolcro riveste anche per i tanti pellegrini che percorreranno la via Francigena per recarsi a Roma in occasione dell’anno Santo, custodendo la copia più antica del Santo Sepolcro di Gerusalemme”.