La sindaca attacca l’intera categoria per degli attacchi subiti, facendo ancora una volta di tutta l’erba un fascio e – ancora una volta – cercando di recuperare i consensi perduti attraverso vuote parole
VITERBO – Intervento a gamba tesa della sindaca Chiara Frontini, via social, sulla questione che riguarda l’ex Ospedale e la ritinteggiatura effettuata senza alcun permesso richiesto da parte di Giulio Della Rocca.
La prima cittadina, come altre volte ha dimostrato, non è in grado di sopportare le critiche. Critiche che spesso provengono solo da certi corridoi ma che, nei suoi attacchi di risposta, non manca di fare sempre di tutta l’erba un fascio, denigrando la categoria dei giornalisti in totale, riportando anche mezze verità.
Nel particolare, nel suo ultimo post, la prima cittadina – specificando prima che “operare senza autorizzazione su un bene pubblico è sbagliato e va perseguito” – “É altrettanto evidente, tuttavia, che se la campagna mediatica e l’indignazione che la stampa ha dimostrato su questo episodio fossero state sollevate, con altrettanta virulenza, per denunciare lo scempio di un immobile abbandonato in quelle condizioni all’ingresso della città (peraltro non di proprietà comunale, altrimenti lo avremo già inserito nei finanziamenti FESR/PNRR/Giubileo come abbiamo fatto con tutti gli immobili del centro storico), avreste fatto certamente un servizio migliore alla città. Cosa che, evidentemente, non è la vostra priorità”.
Eppure, come la sindaca forse ignora, dell’ex Ospedale se ne è parlato tanto, se non tantissimo. Sono poche le testate locali e non che hanno ripetutamente segnalato i tanti, enormi problemi che il palazzo – abbandonato da anni – mostra giornalmente a cittadini e turisti. “Un ferita a cielo aperto nel cuore della città”, come tante volte in molteplici articoli è stato ricordato l’ex Ospedale, utilizzato come “bagno pubblico”, reinventato abusivamente come rifugio per sbandati, violato ripetutamente nelle sua proprietà privata e riportate problemi evidenti di sicurezza pubblica nel pieno centro storico di Viterbo.
Proprio recentemente eravamo tornati a mostrare su questa testata le evidenti “difficoltà” dell’ex ospedale, tra porte divelte, piante rampicanti ovunque e mura pericolanti. Non di certo la prima volta che se ne parlava.
Anche l’amministrazione avrebbe fatto certamente “un servizio migliore alla città” indignandosi a sua volta verso questa enorme problematica. Tuttavia, la cosa evidente è che non è stata neanche una loro priorità, neanche adesso che si è tenuta l’apertura del Giubileo e la città sarà più che mai meta di turisti e pellegrini diretti verso Roma e San Pietro.
Peccato.