Il novello Banksy è al centro delle discussioni di tutto il capoluogo, la sua azione è stata stigmatizza per aver evaso ogni legge esistente ma la popolazione, stanca delle promesse della politica, è con lui
VITERBO – Continua a far discutere, sempre di più, la scelta di Giulio Della Rocca – un privato cittadino – di ritinteggiare, senza alcuna autorizzazione, il muro dell’ex Ospedale. Un ferita nel cuore della città, che dagli ascensori che collegano Valle Faul al Duomo, permette a cittadini e turisti di arrivare in pieno centro storico, all’ombra del Palazzo Papale.
Nonostante “il professore” – così da molti chiamato Della Rocca – abbia ammesso di aver fatto l’intera operazione senza aver richiesto alcun permesso da parte degli enti preposti (Regione, che è proprietaria dell’immobile e Soprintendenza in primis), sono ormai moltissime le persone che giustificano il suo operato.
L’azione, ovviamente, è stata stigmatizzata dalla politica che ha sottolineato che così facendo “regna l’anarchia”.
La prima a parlarne è stata Laura Allegrini, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, che ha sottolineato più volte come l’azione di Giulio Della Rocca sia “apprezzabile” per movimentismo e buona volontà, ma anche ricordato che il professore dovrebbe fare “quello che gli viene consentito di fare nel rispetto delle regole”.
Quello che più ha stonato, nell’azione del novello “Banksy viterbese” è che non ha mancato di autocelebrarsi via social e non solo, posizionando loghi pubblicitari della sua iniziativa privata “Tuscia in fiore”, a differenza dell’anonimo artista di fama mondiale.
Una ciliegina sulla torta che ha fatto storcere il naso a quasi tutti. Quasi perché gran parte della popolazione ha invece sottolineato come Della Rocca abbia fatto qualcosa che da troppi anni la politica avrebbe dovuto fare: ripristinare la facciata dell’ex Ospedale che conduce al Duomo e che giornalmente è osservata – con orrore – da turisti e cittadini.
Da tempo, come molti hanno ricordato, l’ex Ospedale continua a essere oggetto del desiderio della politica. Si era cominciati quasi tre anni fa con l’attuale consigliere regionale Enrico Panunzi (PD) che durante la campagna elettorale della candidata del centrosinistra sindaca Alessandra Troncarelli aveva annunciato come il luogo sarebbe diventato un Polo della Cultura grazie a dei fondi regionali. Parole che oggi vengono riportare in vita dai “nemici politici” dei democratici, i membri di Fratelli d’Italia, che nel frattempo hanno conquistato la regione strappandola a Nicola Zingaretti. Proprio Daniele Sabatini, capogruppo FdI in regione, ha ribadito più volte come l’ex Ospedale sarà presto riqualificato e che la somma per la sua rinascita sia stata già messa da parte.
E’ effettivamente una cifra astronomica quella messa in campo, ben 40 milioni di euro che Regione e Governo sono pronti a investire per la totale riqualifica dell’area.
“Restituiremo finalmente ai viterbesi un insieme di immobili di altissimo valore storico e culturale – aveva detto Sabatini a settembre – con un grande investimento frutto della positiva sinergia fra Governo e Regione Lazio di cui ringrazio soprattutto il presidente della commissione Ambiente e Lavori pubblici della Camera Mauro Rotelli. Ciò permetterà alla struttura, abbandonata da anni, di essere recuperata favorendo così anche lo sviluppo e il ripopolamento del centro storico. Il sopralluogo di oggi è senza dubbio un passo importante che dimostra come il progetto stia prendendo concretamente piede, prevedendo varie fasi di realizzazione attraverso l’individuazione di stralci funzionali utili a velocizzare I lavori e restituire questo patrimonio ai viterbesi nel più breve tempo possibile. I 40 milioni messi in campo da Governo e Regione permetteranno cosi un imponente azione di riqualificazione e recupero che contribuirà a cambiare il volto del Capoluogo restituendo slancio e vigore all’intero indotto economico del centro cittadino. Un risultato frutto di una positiva sinergia istituzionale che ci ha visti tutti protagonisti”.
Come spesso accade, tuttavia, tra i proclami e l’attesa i cittadini sono soliti perdere la pazienza e quando questo accade, regole e leggi vengono meno, lasciando spazio all’anarchia e a persone come Giulio Della Rocca, che seppur armate di buona volontà, (e anche voglia di protagonismo) contravvengono a leggi e regole sociali.
Per suo grande giubilo lo stesso Della Rocca ha annunciato una diretta Facebook il 13 gennaio 2025 ore 21:30 dove sarà protagonista insieme all’assessore agli spazi urbani Emanuele Aronne e il direttore de La Fune Roberto Pomi e chiarire una volta per l tutte le motivazioni della sua scelta.