Civitavecchia – I pranzi di Natale con la Comunità di Sant’Egidio tra solidarietà, inclusione e amicizia

CIVITAVECCHIA – Il Natale è sempre una festa in tante parti del mondo: il giorno in cui ci si ritrova insieme con i propri familiari, anche con coloro che non si riescono a vedere durante l’anno per motivi di distanza o di tempo. Sono tante, tuttavia, le persone che soffrono proprio il giorno di Natale perché non hanno qualcuno con cui festeggiarlo o perché vivono separati dagli altri: pensiamo a tanti anziani che vivono negli Istituti e che rimangono soli anche quel giorno oppure a tanti detenuti che affollano le carceri del nostro Paese, o ancora a coloro che hanno passato anche questo Natale sotto le bombe della guerra.

Per questo la Comunità di Sant’Egidio si fa, a Natale, famiglia con tante persone che sono sole e disperate, affinché ritrovino la speranza ed il senso di far parte di un “Noi”. In effetti il Natale non è solo quello del consumismo ma c’è una Natale diverso, vissuto insieme a coloro che hanno bisogno. “La Chiesa di tutti e particolarmente dei poveri”, amava ricordare Papa Giovanni XXIII. Per questo Il Vescovo Gianrico Ruzza il 25 dicembre ha celebrato la messa di Natale con i detenuti nel Carcere di Via Aurelia Nord, dimostrando loro vicinanza e affetto.

Il pranzo di Natale di Sant’Egidio è diventato un’immagine familiare nel nostro tempo che testimonia la forza del “Noi” in un mondo individualista ed in un tempo difficile quale quello che stiamo vivendo. Il primo pranzo si svolse il 25 dicembre del 1982 nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, su iniziativa di Don Vincenzo Paglia, allora Parroco della Chiesa. Quel giorno, in mezzo alle volte della Basilica ed ai mosaici bizantini, a tavola c’erano 47 poveri e 20 volontari. Da allora il pranzo si è diffuso in tanti paesi del mondo fino a coinvolgere un popolo di quasi 300mila persone nel Natale 2023.

La Comunità di Sant’Egidio a Civitavecchia nel periodo natalizio, dal 21 al 31 dicembre, ha organizzato tante iniziative che hanno riunito a tavola complessivamente 500 poveri e 100 volontari. I volontari della Comunità hanno cucinato polpettoni e piselli per 600 persone, presso la Cucina della Repubblica dei Ragazzi, sempre accogliente e pronta ad aiutare. Alcuni ristoranti cittadini hanno invece cucinato gratuitamente le tradizionali lasagne e le patate per altrettante persone. La Comunità di Sant’Egidio ringrazia per questi gesti di solidarietà i seguenti Ristoranti di Civitavecchia: “La Taverna dell’Olmo”, “Dolce & Salato”, “Il Conte Zio”, “Baffone”, “Hotel della Ville”, “MyLord”, “80Fame”.

Il 15 dicembre si è svolto presso il Teatro in via Buonarroti il Concerto di Natale, a scopo di beneficienza per raccogliere le risorse per i pranzi di Natale. Mentre i Padri Salesiani e la società che gestisce il Cinema hanno offerto gratuitamente la Sala, alcuni artisti civitavecchiesi si sono esibiti sul palco per accrescere la solidarietà: Il Maestro Cernicchiaro, Max Petronilli, Gino Fedeli, Mario Camilletti, il Coro Arké, Kinky Ensemble.

Il primo pranzo di Natale si è svolto il 21 dicembre 2024 presso Il Carcere “Giuseppe Passerini” in Via Aurelia Nord. Hanno partecipato 50 detenuti della sezione maschile e 35 detenute della sezione femminile. Il Sindaco Marco Piendibene ha ricordato che i detenuti sono cittadini a pieno titolo della città di Civitavecchia, anche se spesso sono dimenticati mentre il Direttore Patrizia Bravetti ha evidenziato il grande lavoro che si fa nella preparazione del pranzo e che coinvolge anche tanti agenti penitenziari in quella che è diventata una bella tradizione ed una festa familiare dentro le mura del Carcere. Davvero è stata una grande festa, in modo particolare per tanti detenuti che provengono da Paesi lontani in Africa o in Asia e che soffrono la distanza delle famiglie. Alla fine del pranzo la tombola con tanti vincitori e Babbo Natale che ha portato dei regali belli ed utili : felpe, biglietto di auguri, cioccolata e panettoni. Presenti il Comandante, alcuni agenti della Penitenziaria e gli educatori.

Il 25 dicembre si sono svolti due pranzi di Natale: uno dentro la Chiesa di San Giovanni Battista, sede della Comunità di Sant’Egidio e l’altro nella sala Giovanni Paolo II della Cattedrale. Hanno partecipato tante persone povere e disagiate, circa 200 cittadini di Civitavecchia e Santa Marinella: senzatetto, famiglie Rom, famiglie di immigrati con tanti bambini provenienti soprattutto dal Marocco, dalla Tunisia e dalk Senegal, anziani soli, stranieri arrivati con i barconi e salvati in mare dalle ONG e dalla Guardia Costiera che sono ospitati perlopiù nella zona di Allumiere. Il pranzo nella Chiesa di San Giovanni Battista è stato particolarmente toccante, dentro la Chiesa, come a sottolinerare che nel primo giorno del Vangelo la Chiesa accoglie i poveri. In Cattedrale, grazie anche al sostegno costante del Parroco Don Cono, il pranzo di Natale è diventato ormai una tradizione. Il vescovo e il sindaco sono passati a rivolgere un caldo saluto ai partecipanti. Regali, brindisi e gioia condivisa.

Il 28 dicembre il pranzo si è svolto a a Villa Santina con gli ospiti della Casa di Riposo. Per gli anziani è stato un giorno speciale, un vero Natale. Ogni anziano vorrebbe trascorrere il Natale a casa sua con i propri cari, ma davvero in questo giorno si è respirato un clima familiare. La gioia è stata enorme e tanti si sono aperti a raccontare le loro storie. Per tutti un bel regalo.

Il 30 dicembre il pranzo di Natale si è svolto con i detenuti della Casa di Reclusione in Via Tarquinia, pochi giorno dopo l’apertura della Porta Santa a Rebibbia da parte di Papa Francesco, ed in un certo senso è stato n continuità con questo evento, che ha portato una luce di speranza a tanti che vivono dietro le sbarre. Il Direttore Patrizia Bravetti, tornata appositamente dalle ferie, ha voluto essere vicina ai detenuti anche di questo Carcere. Il Sindaco, durante il saluto, ha ribadito che il Comune vuole affrontare in modo concreto il tema dei bisogni dei detenuti. Anche l’Assessore al Servizio Sociale, Antonella Maucioni, ha rivolto un saluto ai detenuti.

il 31 dicembre i volontari di Sant’Egidio organizzato il cenone di capodanno di nuovo nella Sala Giovanni Paolo II della Cattedrale con tante persone che a causa della povertà e del disagio psichico non avrebbero avuto l’opportunità di festeggiare il nuovo anno.