Un brutto biglietto da visita, comparso qua e là nel capoluogo, riporta in auge un problema sottolineato da molti viterbesi: “Questa città non è ospitale, così ci rimettiamo tutti”
VITERBO – Ecco come la città accoglie i turisti. Dopo il camper vandalizzato dell’archeologo Alberto Pichardo, che ha sollevato una questione gravissima, un biglietto che sembra comparire da tempo su caravan e automobili parcheggiate (regolarmente e negli spazi adibiti) sta facendo riflettere molti cittadini: “E’ così che accogliamo i turisti?”.
“Vorrei sapere dove ho sbagliato – si chiede una cittadina che ha ricevuto il “biglietto minatorio – il mio mezzo è all’interno delle strisce, in un parcheggio pubblico senza limitazioni. È vero, sono cosciente che la città non è mia ma neanche dell’autore del biglietto. Invece il mezzo si, quello è mio e per questo la prego di non sozzarmelo più. Tra l’altro sono disponibile a parlare civilmente, qui in zona mi conoscono tutti, è facile rintracciarmi e parlare anziché nascondersi dietro un foglietto stampato e anonimo”.
Il biglietto, come molti altri fanno sapere, non è una novità, anzi. Sembra proprio che un “cavaliere mascherato”, evidentemente poco socievole e poco conscio delle vere regole dei parcheggi, giri per Viterbo lasciando la sua “firma” qua e là.