Il ricercatore, giunto a Viterbo alla scoperta della tomba di Alessandro IV, attacca duramente e con estrema forza la sicurezza della città
VITERBO – Una gravissima vicenda è avvenuta nelle ultime ore, con il camper dell’archeologo Alberto Pichardo, noto per essere giunto nel capoluogo della Tuscia anni fa alla ricerca del corpo di papa Alessandro IV, preso d’assalto da una banda di giovani che lo hanno prima messo a soqquadro e imbrattato, disegnando simboli fallici, e poi derubato, portando via attrezzatura e il suo importante computer.
A renderlo noto è lo stesso archeologo, che ha espresso la sua enorme indignazione attraverso i social, pubblicamente.
“Dei ragazzi viterbesi sono entrati nel mio camper. Hanno fumato le canne, lo hanno imbrattato e rubato il PC e gli attrezzi“, ha scritto in un post.
“Viterbo è molto accogliente – ha poi aggiunto ironicamente – Soprattutto quando mi entrano nel camper e me lo imbrattano con disegni di cazzi e cazzoni. Grazie Viterbo“.
Alla richiesta di come l’archeologo e ricercatore sapesse con certezza l’origine dei suoi “assalitori”, Alberto Pichardo ha fatto sapere di aver visto con i suoi occhi il gruppo di vandali uscire dal camper e tornare alle proprie case, le case popolari nei pressi del parcheggio per camper dove aveva lasciato il suo mezzo.