Viterbo – I musei cittadini trainano il turismo, Serone (ArcheoAres): “Leggera crescita rispetto 2023, numeri incoraggianti per turismo culturale”

Colle del Duomo e Museo dei Portici in primis, hanno contribuito ai flussi turistici cittadini nel periodo natalizio. La prossima riapertura del Museo Civico, inoltre, spronerà ulteriormente i numeri

VITERBO – Si è concluso un Natale sommariamente positivo per la Città dei Papi che ha visto nel suo centro storico un flusso turistico discreto nonostante alcune immancabili critiche mosse verso l’amministrazione. A contribuire al buon risultato, come ogni anno, anche i musei cittadini, gestiti dalla società ArcheoAres.

Dal 26 dicembre al 6 gennaio, un totale di circa 4200 persone si è riversata nei suddetti musei. “Un numero leggermente in crescita che conferma come il trend sia positivo per quanto riguarda il turismo culturale e questo ci rende fiduciosi e ci sprona a fare ancora di più “, come ci sottolinea Gianpaolo Serone, socio fondatore di ArcheoAres.

Di queste 4200 persone con biglietto, il 95% – fanno sapere da ArcheoAres – sono stati visitatori provenienti dall’Italia. Un numero che conferma come nelle festività la città sia stata gettonata da un turismo “nostrano” piuttosto che da turisti provenienti da oltreconfine. Un dato che non deve affatto far storcere il naso, ma anzi – sommato all’incremento registrato rispetto allo stesso periodo del 2023 – sottolineare come l’interesse degli italiani per location di interesse culturale sia in crescita.

Un valore, addirittura, molto importante per una città come Viterbo, che aspira proprio a divenire Capitale della Cultura e sul quale l’amministrazione dovrebbe direzionare i suoi sforzi per massimizzarne il risultato.

Tra i siti più gettonati, ovviamente il Palazzo dei Papi e il Colle del Duomo, che restano il luogo preferito dai turisti provenienti da fuori Viterbo. Proprio questo luogo, il Colle del Duomo, è stato oggetto in questo anno appena trascorso da una serie di primi interventi archeologici di massima importanza. L’obiettivo, come spiegato in occasione di varie conferenze stampa tenute proprio da ArcheoAres, in partnership con Unitus e Curia Vescovile, sarà quello di “riscoprire” il passato di Viterbo, riportando – col tempo – alla luce quello che si nasconde oggi al di sotto dell’area antistante la Cattedrale di San Lorenzo.

Uno spazio verde che – come ribadito anche dallo stesso Vescovo Francesco Orazio Piazza – un giorno, non lontano, potrebbe essere restituito ai viterbesi, contribuendo ulteriormente al benessere turistico della Città dei papi.

Tra le altre iniziative firmate ArcheoAres che hanno contribuito e contribuiranno al benessere culturale della città, anche il progetto “Vicino Rosa”. Un’esperienza virtuale che gode del patrocinio della Rete delle Grandi Macchine a spalla UNESCO, del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, del Comune e della Provincia di Viterbo e che ha permesso, anche in questi giorni di festa presso una temporanea installazione in Via Ascenzi di poter vivere in prima persona l’esperienza del trasporto della Macchina di Santa Rosa.

Nel prossimo futuro, invece, si tornerà sicuramente a parlare dell’altro progetto di ArcheoAres, “Oltre la Pietra”, un’altra iniziativa sulla quale la società ha puntato grandemente e che permetterà, tra le altre cose, di far rivivere “virtualmente” il Palazzo di Federico II, una delle location “nascoste” della città di Viterbo. Una sua “riscoperta”, come fatto intuire da ArcheoAres, sarebbe grandemente d’aiuto al tessuto culturale cittadino anche per entrare in alcuni circuiti virtuosi come quello della Rete europea delle città Federiciane.

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