L’operazione di ieri della Guardia di Finanza ha portato in carcere 27 persone
ROMA – Ci sono anche alcuni medici di due importanti ospedali di Roma tra i clienti dei 27 narcotrafficanti arrestati ieri mattina all’alba a Roma dai finanzieri Comando provinciale con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Scico), nel quartiere del Laurentino 38.Gli investigatori hanno documentato durante i riscontri centinaia di cessioni di cocaina. Alcune consegne di droga venivano effettuate anche in ospedale. Secondo quanto apprende LaPresse un anestesista molto conosciuto avrebbe acquistato, come documentato dai finanzieri, cocaina in diverse occasioni recandosi personalmente presso l’abitazione dei pusher al Laurentino. Tra le habitué della piazza di spaccio del Laurentino anche un’avvocatessa e un’influencer.
Roma – Maxi operazione antidroga al Laurentino, 27 persone in manette
Le persone finite in manette sono accusate di associazione a delinquere finalizzata all’acquisto, trasporto, consegna, detenzione, vendita, cessione e distribuzione illecita di sostanze stupefacenti. Tra le persone finite in manette c’è anche Massimiliano P. detto ‘Er Porpetta’, l’uomo di 56 anni gambizzato al Corviale a maggio del 2024.
Delle 27 persone arrestate nel blitz di questa mattina all’alba, 21 sono in carcere e 6 ai domiciliari.
Il provvedimento cautelare arriva al termine delle indagini coordinate dalla Dda ed eseguite dagli specialisti del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma. Nel corso delle indagini sono emersi gravi indizi nei confronti degli indagati, i quali avrebbero costituito 4 stabili strutture organizzative nel quartiere ‘Laurentino 38’, finalizzate all’approvvigionamento e alla distribuzione al dettaglio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti (cocaina e hashish) nelle “piazze di spaccio” dei ponti V, VI, IX e XI.
In ciascuna delle distinte strutture è emersa l’esistenza di uno schema ben definito, in cui ognuno degli indagati attende a compiti ben precisi: dai contatti con i fornitori delle sostanze, al trasporto, dalla custodia della droga alla vendita al dettaglio degli stupefacenti nelle singole piazze di spaccio.
I soggetti coinvolti, per eludere i controlli su strada delle forze di polizia, in alcune circostanze, si avvalevano di operatori taxi.