I consiglieri regionali di opposizione: “Cifre senza alcun fondamento fatte trapelare prima dei dovuti approfondimenti”
Riceviamo e pubblichiamo – “Più che ‘operazione verità’ quella avviata dalla sinistra sui conti della sanità umbra sembra essere una ‘operazione mistificazione’ viste le notizie che stanno uscendo in questi giorni. I dati della loro analisi verranno resi noti soltanto dopo il 31 gennaio, come più volte dichiarato dalla stessa presidente Proietti, tuttavia due settimane prima del termine, quindi in assenza dei dovuti approfondimenti su un tema così delicato e complesso, sono state fatte trapelare di proposito alla stampa delle notizie frammentate e delle cifre senza alcun fondamento. Lo scopo è evidente, quello di denigrare il lavoro svolto in passato e garantirsi un appiglio con il quale giustificare i fallimenti delle fantasmagoriche promesse in materia di sanità sui quali la sinistra andrà a sbattere nel prossimo futuro, iniziando da quello relativo all’azzeramento delle liste di attesa entro la fine del mese di marzo.
Nella valutazione rispetto al presunto passivo della sanità regionale nel 2024, le cifre in nostro possesso sono totalmente diverse. Innanzitutto giova ricordare che l’Umbria della gestione Tesei ha sempre chiuso bilanci regionali virtuosi, come risaputo e certificato da tutte le autorità di controllo, fino all’ultimo bilancio sanitario disponibile, il 2023, che come reso noto dalla stampa sulla base della relazione MEF di qualche giorno fa, è in attivo e considerabile tra i migliori bilanci regionali italiani in rapporto alla popolazione.
Sullo scorso anno, invece, alla fine della legislatura Tesei, gli uffici hanno prodotto un quadro riepilogativo della situazione economico-finanziaria della sanità umbra per il 2024. Un’analisi strutturata, approfondita e priva di qualsiasi vizio interpretativo di natura politica, al contrario di quanto sta accadendo oggi, che ha evidenziato un bilancio complessivo di esercizio potenzialmente pari a -40 milioni di euro su 2 miliardi di fondo destinato, piccolo sbilancio colmabile, come ogni anno, prima della chiusura dello stesso con i fondi sanitari già reperiti dalla Regione insieme al Governo nazionale.
Una situazione quindi completamente sotto controllo, almeno fino alle elezioni, che il precedente governo regionale, se rieletto, avrebbe saputo gestire in sicurezza e senza alcun rischio di commissariamento, ma soprattutto enormemente migliore rispetto ai conti ereditati dalla sinistra e alle tante criticità che altre regioni in Italia stanno affrontando. Tra l’altro, i maggiori costi della Regione Umbria nel 2024, sono dovuti anche a una maggiore spesa per aumento del costo del personale medico e sanitario, quindi più assunzioni e più stabilizzazioni rispetto al passato come evidenziato dal report e ad una maggiore spesa per farmaci e cure.
Doveroso ricordare che, nel novembre del 2019, dopo quasi 50 anni di sinistra al potere, abbiamo dovuto ripianare invece una vera e propria voragine gestionale della sanità umbra che ammontava ad oltre 100 milioni di euro l’anno. Senza contare tutti i vincoli imposti da un contesto avvilito dalle note vicende giudiziarie di Concorsopoli e determinato dal blocco di assunzioni e di investimenti nella sanità che i commissari governativi avevano imposto. Se vogliamo parlare di ‘operazione verità’ è necessario scavare a fondo della questione, approfondire i numeri reali, carte e relazioni degli uffici alla mano (di cui disponiamo), ed evitare di ricorrere a narrazioni pre impostate per non realizzare quanto promesso agli elettori”.
Così in una nota i Consiglieri Regionali di opposizione
Paola Agabiti Urbani
Nilo Arcudi
Matteo Giambartolomei
Enrico Melasecche Germini
Eleonora Pace
Laura Pernazza
Andrea Romizi
Donatella Tesei