Arriva la condanna di primo grado per tutti gli accusati dell’assassinio avvenuto il 7 agosto del 2022
VITERBO – Si è conclusa con sei condanne, ma nessun ergastolo per i sei accusati dell’omicidio di Salvatore Bramucci, ucciso il 7 agosto 2022 con sei colpi di pistola in località Acquafredda a Soriano.
Le indagini dei carabinieri, coordinati dal Pm Massimiliano Siddi, avevano portato dopo due mesi ai primi due arresti, ovvero il commando che aveva fisicamente commesso l’omicidio, composto da Tonino Bacci e Lucio La Pietra.
Un mese più tardi, agli arresti anche la cognata della vittima, Sabrina Bacchio, accusata di aver organizzato l’omicidio. Nel settembre 2023, manette anche per la moglie di Bramucci, Elisabetta Bacchio, accusata come mandate dell’omicidio.
Oggi pomeriggio con la sentenza di primo grado emessa dalla corte d’assise del tribunale di Viterbo, la moglie e la cognata di BRAMUCCI sono state condannate a 24 anni di reclusione, Tonino Bacci è stato condannato a 28 anni perché considerato la mente del gruppo di sicari. 27 anni per Lucio La Pietra un altro membro del “gruppo di fuoco” e 20 anni per il cognato di
BRAMUCCI Costantin Dan Pomirleanu che avrebbe distribuito i soldi ai killer. Infine, 18 anni per Alessio Pizzuti che, pur avendo partecipato all’organizzazione dell’omicidio non è intervenuto materialmente sulla scena del delitto.
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