La pattuglia del Soccorso Alpino delle fiamme gialle è riuscita a trarre in salvo la coppia rimasta bloccata sul Monte Gorzano
RIETI – CNSAS Lazio (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), S.A.G.F. Guardia di Finanza e VV.FF. sono intervenuti nella serata di ieri sul Monte Gorzano, a circa 2400 metri di quota, per soccorrere due alpinisti, R.F e M.P, originari di Foligno, rimasti bloccati a causa di un improvviso e fitto banco di nebbia.
Gli alpinisti, iniziata la fase di discesa dalla cima riscontravano forti difficoltà di orientamento. Considerato anche il forte vento, la neve e non da ultimo l’imminente sopraggiungere della notte, decidevano di fare ritorno presso la cima del Gorzano, allertando tempestivamente i soccorsi e dando ad essi un punto di riferimento concreto
La pattuglia del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza giungeva prontamente sul posto e cominciava in maniera autonoma il lungo avvicinamento al target procedendo in condizioni impervie dovute alla scarsa visibilità, all’abbondante quantità di neve al suolo, al buio della notte ed alle condizioni climatiche particolarmente avverse della serata.
I due militari raggiungevano alle ore 20.10 gli alpinisti in difficoltà. Quest’ultimi venivano rinvenuti in buoni condizioni di salute, malgrado fossero infreddoliti ed uno dei due apparisse visibilmente provato dall’accaduto. Veniva inoltre rilevato dai militari l’equipaggiamento poco idoneo in quanto indossavano vestiti leggeri e calzature inadatte all’uso dei ramponi, pertanto si rendeva necessario l’aiuto da parte dei tecnici per poter proseguire in maniera sicura.
Il CNSAS Lazio aveva richiesto anche l’intervento di un elicottero dell’Aeronautica Militare, abilitato al volo notturno. Tuttavia, a causa della persistente nebbia in quota, che avrebbe reso l’operazione aerea troppo rischiosa, si è optato per il recupero via terra, privilegiando la sicurezza di soccorritori e soccorsi.
La lunga discesa verso valle veniva resa possibile grazie all’ausilio dei dispositivi GPS in dotazione ai militari. Superate le difficoltà dell’impervio traverso sito proprio sotto la vetta a quota 2200 metri, la pattuglia procedeva in maniera fluida fino al c.d. “Stazzo Gorzano”, a quota 1900 m s.l.m. circa, dove si ricongiungeva alle pattuglie del C.N.S.A.S. e dei VV.FF. che nel frattempo erano salite da valle, continuando così la discesa.
L’intervento, reso particolarmente complesso dalle avverse condizioni meteorologiche, e dalla conformazione del terreno, si è protratto per diverse ore, concludendosi intorno alle 23:00.