Aprilia – Città violenta, senza governo, un commissario burocrate che non risolve problemi

Sciolto per infiltrazione mafiosa il Municipio è stato affidato a Paolo D’Attilio che non sembra all’altezza del compito affidatogli

APRILIA – “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”: questa è una delle frasi più famose di Il Gattopardo. Una frase che calza a pennello con la vita amministrativa del Comune di Aprilia che non riesce a scrollarsi di dosso le tossine del passato.

Ricordiamo che il comune di Aprilia, 75 mila abitanti, fino alle prossime elezioni amministrative nella primavera 2025, è stato sciolto per infiltrazione mafiosa.

La popolazione ha immaginato, sbagliando, un cambio di passo rispetto alla vergognosa gestione della cosa pubblica da parte dell’ex sindaco Antonio Terra e la parentesi ignobile di Lanfranco Principi.

La prefettura di Latina ha mandato a guidare l’ente un funzionario che sulla carta sembra avere il curriculum giusto, Paolo D’Attilio.

A quanto pare però il popolo non vede l’ora di poter tornare alle urne ed eleggere un nuovo sindaco. L’attuale commissario D’Attilio non sembra essere all’altezza del proprio compito. Una città complessa dove la violenza è all’ordine del giorno. Addirittura i ladri hanno tentato di portare via qualcosa anche dagli uffici comunali. Chissà cosa cercavano.

Insomma. Il lavoro del commissario D’Attilio impalpabile, invisibile e decisamente inutile. Occorre ritornare alla politica quella vera. Bisogna tener conto che gli amministratori sciolti dalla Dda andrebbero tenuti lontani insieme ai partiti che hanno rappresentato. Solamente così si può rinascere e tornare a sperare.