Il 48% di Talete andrà ai privati, nonostante i cittadini abbiano recentemente “contribuito” al salvataggio della società con altri 4 milioni di euro
VITERBO – La società idrica Talete, spesso nell’occhio del ciclone per molte polemiche, sarà privatizzata. Ormai è questione di settimane, ma come specificato dall’assessore viterbese Elena Angiani, la gara per la cessione di un “quota minoritaria del 48%” è in arrivo.
Come sottolineato da Angiani, la maggioranza Talete resterà ufficialmente di controllo pubblico, “presumibilmente attraverso l’ingresso di soci (i sindaci, ndr) in una holding che agirà come soggetto unitario”.
Le quote saranno ovviamente mantenute in percentuale, così come sono adesso. Resterà tuttavia l’incognita del 10%, attualmente nelle mani della Provincia in qualità di Ente “super” territoriale.
Angiani, in merito a questo tassello, ha specificato che si sta valutando se confermare questa partecipazione o se debba essere redistribuita tra i Comuni già presenti, o ancora utilizzarla per coprire la parte che spetterebbe a quelli che ancora devono conferire il servizio a Talete.
Nel frattempo, dalla Regione, la recente infornata di circa 4milioni di euro è giunta – a spese dei cittadini – per salvare ancora una volta la società. A promuovere il salvataggio, Enrico Panunzi, primo firmatario della proposta e consigliere regionale rappresentante del PD alla Regione Lazio.