FROSINONE – Il caso, almeno inizialmente, ha sollevato un po’ di ironia. L’operato del Comune di Frosinone, però, è stato ampiamente giustificato dall’obiettivo di fondo.
L’oggetto della questione è la pista ciclabile di corso Lazio che effettua una mini “chicane” lungo un tratto rettilineo. La deviazione, che ha scaturito anche alcune polemiche, è stata pensata per salvare la vita a un leccio.
“Il tracciato della pista ciclabile di corso Lazio è stato impostato al fine di preservare l’alberatura esistente (leccio). Tale modifica non altera la funzionalità della pista e non è in contrasto con la normativa”. A dichiararlo è il tecnico della società che ha curato la progettazione del tracciato su due ruote nell’area.
“Al momento di realizzare la pista ciclabile – ha dichiarato il sindaco Riccardo Mastrangeli – l’amministrazione ha chiesto esplicitamente di accertare che l’esemplare di leccio fosse in buona salute e la sua presenza fosse compatibile con gli standard normativi. Avendo ricevuto conferma, da parte dei tecnici, rispetto a entrambi i quesiti, si è proceduto quindi a compiere i lavori nel rispetto della legge, dei criteri di sicurezza e del codice della strada, realizzando anche un’area di salvaguardia a tutela della pianta. Il patrimonio verde della città è un alleato fondamentale per valorizzare il tessuto urbano, il decoro e l’ornato cittadino; è fondamentale nell’implementare la qualità della vita della collettività.
La decisione di salvare il leccio testimonia l’impegno per coniugare sviluppo urbano e tutela ambientale. Gli alberi non sono solo un elemento del paesaggio, ma un simbolo della vita, della sostenibilità e del rispetto per la natura. Abbiamo così scelto di adattare il progetto della pista ciclabile per integrare il leccio in questo contesto, dimostrando che è possibile realizzare infrastrutture senza sacrificare l’ambiente”.