Roma – La base dell’Ares 118 di Ponte Galeria è abusiva, via l’eliambulanza

Elifriulia si è aggiudicata l’appalto ma non ha rispettato il capitolato e dichiarato più volte il falso. Aperte inchieste in Procura, alla Corte dei Conti. Nella bufera anche la Asl Roma 6 per appalti e concorsi truccati

ROMA – Un sistema di potere basato su appalti pilotati, concorsi truccati e incarichi distribuiti in modo arbitrario ha travolto l’Asl Roma 6, finita al centro di un’inchiesta della procura che coinvolge 11 indagati, tra dirigenti e funzionari.

Le accuse spaziano dalla turbativa d’asta alla rivelazione del segreto d’ufficio. Un’operazione della Guardia di Finanza ha portato al sequestro di documenti, computer e cellulari per far luce su possibili manipolazioni che da oltre un anno avrebbero condizionato bandi pubblici e assunzioni.

L’indagine, riportata su “Repubblica” dai giornalisti Clemente Pistilli e Andrea Ossino, pone al centro della bufera Maria Buttinelli, presidente della commissione di gara, e Matteo Mauro Orciuoli, direttore degli Affari Generali e attualmente consigliere comunale di Fratelli d’Italia ad Albano.

Entrambi sono accusati di aver manipolato una gara d’appalto da un milione di euro per la gestione della documentazione dell’Asl, favorendo la Medilife spa a scapito della Alba srl.

Buttinelli avrebbe esercitato pressioni sui commissari affinché le valutazioni fossero alterate senza lasciare tracce digitali, mentre Orciuoli avrebbe rafforzato il controllo sulla commissione convocando ripetutamente Chiara Danella (non indagata) per garantirne la conformità alle direttive. Il medesimo schema si sarebbe ripetuto per la gara riguardante il servizio di guardiania e centralino.

Altri dirigenti dell’Asl Roma 6, tra cui Francesca Merli, Daniela Nunzi e lo stesso Orciuoli, avrebbero modificato la composizione delle commissioni per inserire membri ritenuti più controllabili. In particolare, Manfredi Omodei sarebbe stato nominato commissario su indicazione diretta di Orciuoli, senza criteri meritocratici.

L’inchiesta si estende anche ai concorsi pubblici: Carla Giancotti, presidente della commissione per il concorso da dirigente biologo, avrebbe passato in anticipo le domande delle prove a candidati predestinati, con la complicità di Orciuoli. Un sistema analogo sarebbe stato utilizzato nel concorso per assistenti amministrativi dell’Istituto Zooprofilattico, in cui alcuni candidati, tra cui Lara Benni, Alessia Benni, Barbara Fabi e Danilo Collicenza, avrebbero beneficiato di informazioni riservate.

La denuncia di Karim Thib, collaboratore dell’ufficio Acquisizione Beni e Servizi, ha fatto scoppiare il caso. Il 17 maggio 2024, Thib ha segnalato le pressioni ricevute da Buttinelli per alterare la gara d’appalto, innescando l’inchiesta del pm Francesco Brando. Le indagini della Guardia di Finanza di Frascati proseguono con ulteriori accertamenti su documenti, dispositivi elettronici, email e chat. Gli avvocati degli indagati, Vito Perugini e Pierfilippo Schina, non hanno rilasciato dichiarazioni.

Questa vicenda rappresenta un duro colpo per Fratelli d’Italia, che con l’elezione di Francesco Rocca alla guida del Lazio ha influenzato la gestione dell’Asl Roma 6, in attesa della nomina del nuovo direttore generale.

E’ finita in procura la gara milionaria per l’elisoccorso (frode pubbliche forniture, false dichiarazioni e truffa) oltre al blitz dei vigili nella base a Ponte Galeria. Tutti i manufatti di Elifriulia sono abusivi, senza collaudo e senza la 626. Eppure per il tecnico dell’Ares 118 Giancarlo Musiello e la rup della centrale acquisti della regione Lazio Patrizia D’Erasmo è tutto regolare.

Parallelamente, un altro filone investigativo riguarda la gara milionaria per il servizio di elisoccorso, con un appalto da 53 milioni di euro sotto la lente d’ingrandimento della procura. Anche in questo caso, le irregolarità emergono in un contesto di verifiche e inchieste. L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha bacchettato l’Ares e la Regione Lazio, portando la vicenda all’attenzione della Corte dei Conti e della procura di Roma, che ha aperto due fascicoli per turbata libertà degli incanti, falso e truffa.

Nel mirino c’è la Elifriulia spa, azienda che ha vinto l’appalto ma che, a seguito di controlli della polizia locale e del Municipio XI, è risultata operare in un’area con numerose irregolarità edilizie e violazioni di vincoli paesaggistici. Il Municipio ha richiesto ulteriori accertamenti per identificare i responsabili degli illeciti, con il rischio che l’inchiesta possa portare a sequestri e a complicazioni nella gestione del servizio di elisoccorso.

L’appalto, bandito nel 2019 e assegnato solo nel 2022, ha subito numerose proroghe che hanno permesso ad altre aziende di incassare circa 90 milioni di euro, in contrasto con i principi comunitari di libera concorrenza. Secondo l’Anticorruzione, il quadro dell’inchiesta solleva gravi dubbi sulla trasparenza delle procedure.

Anche la procura penale di Roma sta approfondendo il caso: il primo fascicolo aperto nel 2023 ipotizza reati di falso in atto pubblico e turbata libertà degli incanti, mentre la seconda indagine, avviata nel 2024, punta sul reato di truffa. L’ultimo sviluppo è il blitz dei vigili nell’area della base temporanea di Ponte Galeria, dove sono stati riscontrati abusi edilizi e difformità nei titoli autorizzativi. L’area è sottoposta a vincoli paesaggistici, archeologici e paesistici, con 11 fascicoli aperti presso il Municipio.

Al momento, né l’Ares né Elifriulia risultano ufficialmente coinvolte, ma la situazione potrebbe evolversi rapidamente. Secondo l’azienda sanitaria, la base ha tutte le autorizzazioni necessarie e l’area contestata non coinciderebbe con quella destinata all’elisoccorso. Tuttavia, le verifiche in corso potrebbero cambiare lo scenario, aggiungendo ulteriori elementi a un quadro già altamente critico.