Sempre meno giovani nella Tuscia, quasi 10mila in meno rispetto al 2014

Calo demografico, poche opportunità e scarsa istruzione stanno portando il Viterbese sempre più in basso

VITERBO – Cresce poco e perde giovani la Tuscia, luogo dove il costo della vita resta “sostenibile” rispetto a molti altri luoghi d’Italia ma che – dall’altro lato della medaglia – non offre molte possibilità ai giovani che preferiscono non fare figli o migrare altrove.

A mettere nero su bianco la brutta fotografia demografica della provincia di Viterbo è la CGIA Mestre che ha evidenziato come in 10 (2014-2024) anni il territorio della Tuscia abbia “perso” 8458 giovani tra i 15 e i 35 anni. Una cifra importante, che mette Viterbo al 34° posto (su 107 totali) della classifica tra le aree d’Italia dove ragazzi e giovani adulti sono sempre meno. Il principale complice di questo dramma è ovviamente la denatalità, che per anni ha visto una diminuzione importante del numero di figli e in certe aree rurali (come il Viterbese) questa deflessione è ancora più importante di altre.

Quello che manca (in tutta Italia), come evidenzia la ricerca, sono ancora una volta gli investimenti  nella scuola, nell’università e nella formazione professionale. Infatti, il tasso di occupazione, il livello di istruzione sono tra i più bassi d’Europa e l’abbandono scolastico rimane una problematica significativa soprattutto nelle regioni meridionali.

Lo studio non mette di porre anche dei doverosi paletti all’immigrazione. Questa, infatti, “non può costituire l’unica risposta ai problemi del calo demografico”. “Il nostro Paese – leggiamo nella ricerca – dovrebbe prevedere delle corsie preferenziali nell’assegnazione delle quote di ingresso riservate a coloro che, nel proprio paese d’origine, abbiano frequentato per almeno due anni un corso di lingua italiana e ottenuto una qualifica che attesti il possesso delle competenze professionali richieste dalle nostre imprese. A queste ultime, inoltre, spetterebbe il compito di garantire a questi extracomunitari un’occupazione stabile e un aiuto concreto nella ricerca di un alloggio a prezzo accessibile”.

Parole che ben potrebbero applicarsi alla situazione di Viterbo e provincia dove gli stranieri, regolari, rappresentano più del 10% (10.2%) della popolazione locale. Un numero importante, che è ovviamente aumentato dalle situazioni irregolari e che cresce di anno in anno. Nello specifico, gli stranieri residenti in provincia di Viterbo al 1° gennaio 2024 sono 31.534 e rappresentano il 10,2% della popolazione residente. Nel 2014 erano 9.2%.

Messa a paragone con gli altri territori del Lazio, la Tuscia è però superata (in negativo) da Frosinone, che si piazza addirittura al 9° posto della classifica con circa 20mila giovani in meno rispetto a 10 anni fa. Tutte le altre, compresa la provincia di Rieti, spesso paragonata a quella di Viterbo per opportunità e situazione economica, fanno meglio e anche di molto.