Calo demografico e crisi economica continuano a bastonare il cuore di Viterbo, mentre si attende la “panacea” annunciata dall’amministrazione
VITERBO – Il centro storico perde altre due attività, si tratta di Calzedonia (da oggi avverrà lo smontaggio degli scaffali) e del negozio di abbigliamento OldTown di via Roma (già svuotato nel weekend). La notizia, ovviamente, non è un fulmine a ciel sereno ma è comunque una di quelle che torna a destare preoccupazione tra i commercianti rimasti neanche gli abitanti, sparuti, del cuore della città.
Il rischio, che tutti temono, è che possa scatenarsi un effetto domino pericoloso. Vari commercianti, in primis chi è ormai prossimo a “un’età pensionabile” (per modo di dire, parlando di possessori di partite iva) sarebbero pronti a gettare la spugna. A gravare sulla situazione, vari fattori, tra cui il caro affitti della zona Corso Italia – Via Roma (tranne qualche fortunata eccezione), i pochi turisti (non sufficienti per una città grande come Viterbo e non interessati ai prodotti venduti in centro) e un lento declino del numero di persone “attive”.
Tra chi sta valutando se continuare a lottare o arrendersi vi sono anche molti che sperano in un “miracolo”, ovvero nella riapertura annunciata da tempo ma ancora non arrivata del Gran Caffè Schenardi, ora in possesso dell’imprenditrice Eleonora Bonucci che – nel mentre – continua ad acquistare altre vetrine tra Corso Italia e zone limitrofe, tutte però ancora con le serrande abbassate.
Una riapertura di questi luoghi, secondo molti, potrebbe essere quell’incentivo imprescindibile in grado attirare nuovamente persone in centro. Il flusso, in questi luoghi, come spiegano molti imprenditori locali è purtroppo poco costante. Scarsità di eventi e di politiche mirate a rinvigorire il “passeggio” nel centro pesano molto e non l’attesa tra un’occasione e l’altra – come tra il periodo natalizio e le festività di Pasqua – sono decisamente troppo lunghe. Non è un caso, infatti, che già da ora molti commercianti stiano cercando di comprendere quale sarà il programma dell’amministrazione per i mesi primaverili e quelli estivi. Su questo fronte, tuttavia, per il momento tutto tace e si parla (poco) solo di San Pellegrino in Fiore.
“Serve movimento – spiega un commerciante – Corso Italia e tutto il centro storico dovrebbero tornare il salotto della città, quello che era fino a diversi anni fa, quando passeggiare era piacevole e tutti gli abitanti della provincia si recavano a Viterbo giornalmente per fare acquisti o per mangiare”.
L’altra soluzione, da molti decantata, resta invece quella del ri-trasferimento in centro degli uffici comunali dislocati fuori dalle mura. Una soluzione, tuttavia, zoppa, in quanto non farebbe altro che spostare un problema da una zona a un’altra. La chiusura e il trasferimento degli uffici di Via Garbini, per esempio, potrebbe essere un evento drammatico per le molte attività di ristorazione della zona, che proprio dei dipendenti di quegli uffici hanno fatto il loro “business”.
Da parte sua, l’amministrazione guidata da Chiara Frontini continua a ribadire come il centro storico sia al primo posto dei suoi pensieri. Un’affermazione che, tuttavia, continua a scontrarsi con la realtà vissuta da molte attività che vorrebbero una soluzione immediata, probabilmente impossibile anche per il migliore degli amministratori. Il 14 febbraio, in ogni caso, la giunta terrà un incontro presso l’auditorium di Unindustria a Valle Faul per parlare degli obiettivi c’entrati in questi primi due anni e mezzo di mandato, non mancando – sicuramente – di dare rassicurazioni a cittadini e commercianti che i prossimi passi saranno tutti diretti nella rivitalizzazione del centro storico della Città dei papi.