La Regione torna a pensare a un aeroporto civile, ma Viterbo sparisce dai radar: si parla di Frosinone o Latina

Il presidente Francesco Rocca riaccende gli animi: “Bisogna prendere una decisione sull’aeroporto”

LAZIO – Il fantasma di un nuovo aeroporto per la Regione Lazio è da decenni nei radar di praticamente tutti i capoluoghi locali. Viterbo, Frosinone, Latina… uno slogan che molti partiti politici non hanno mancato di rispolverare, di elezione in elezione, nel tentativo di accaparrarsi i voti dei cittadini, finendo – però – sempre per deluderli.

Ora se ne torna tuttavia a parlare. A farlo è stato addirittura il presidente della Regione, Francesco Rocca, intervenuto al recente Forum sul Turismo. “Bisogna lavorare per comprendere se ci sono dei limiti e le condizioni per aprire altri scali. Mi piace l’idea di aeroporto civile a Frosinone o a Latina, ma è necessario che ci sia un mercato”.

Una riflessione sacrosanta, quella del governatore, ma che depenna definitivamente – almeno per ora – le speranze di Viterbo, dove anche negli ultimi mesi se ne era tornato a parlare. La stessa Anac aveva investito corpose somme per potenziare l’attuale aeroporto locale, dedicato – per il momento – a piccoli voli privati. Una mossa che non aveva mancato di riaccendere la fiamma della speranza in molte persone, soprattutto in molti rappresentanti della politica che hanno sempre visto l’idea dell’aeroporto civile su Viterbo come una manna per Città dei papi.

Rocca, al forum, ha anche ribadito che “E’ ora di prendere una decisione”. Un’affermazione potente, soprattutto per le sopraccitate Frosinone e Latina che possono tornare a incrociare le dita, a patto che le analisi che saranno fatte, riescano a dimostrare che esiste un mercato.

Difficilmente, è bene dirlo, Viterbo potrà tornare in gara in questa importante (e annosa) questione. La mancanza di collegamenti stradali come un’autostrada e la presenza di un importantissimo traffico aereo militare hanno da sempre fatto scivolare il capoluogo della Tuscia in fondo ai luoghi papabili.