TARQUINIA – Cresce la preoccupazione per i boschi di Tarquinia.
Nonostante una serie di arresti arrivati nel 2024, e un aumento intensivo dei controlli da parte delle forze dell’ordine, alcune aree periferiche sono diventate regno incontrastato degli spacciatori.
La presenza fissa di alcuni supermarket della droga è ormai una costante, e molti cittadini sembrano rassegnati, mentre i malviventi moltiplicano le “zone” di distribuzione e raccolgono clienti anche dai Comuni vicini come Civitavecchia, Montalto di Castro, Monte Romano e Tuscania.
Acquistare una dose di droga sembra un gioco da ragazzi con gli scambi che avvengono in maniera semplice. Come se si trattasse di un normale negozio. Gli spacciatori, che si accampano tra i boschi della Roccaccia, di San Giorgio e della Turchina, inviano ai clienti la posizione da raggiungere tramite WhatsApp e, successivamente, sbucano fuori dalle sterpaglie per cedere gli stupefacenti e scomparire in pochi istanti.
“Siamo esasperati – racconta un residente che per motivi di sicurezza vuole rimanere anonimo –. Le nostre sono strade di campagna e il viavai di auto, piuttosto insolito, è ormai una costante. Siamo venuti a conoscenza che queste bande di extracomunitari vendono cocaina e hashish a metà prezzo invogliando sempre più persone a raggiungerli”.
Molto spesso le forze dell’ordine presidiano le zone ma va detto che allontanare gli spacciatori è un’impresa molto, ma molto difficile.
A riprova di tutto questo basta citare l’ultima operazione dei Carabinieri che, con un lavoro brillante, l’anno scorso ha portato a 17 persone arrestate. E durante le operazioni ben due militari sono stati feriti. Il risultato? Tutti e 17 gli arrestati sono stati rilasciati il giorno seguente e dopo qualche giorno l’attività di spaccio nei boschi di Tarquinia è tornata tale e quale a quella precedente.