Viterbo – I 5 Stelle vogliono cambiare il nome del “raccordino”: “Via Almirante, dedichiamola alle vittime della Shoah”

Erbetti contro Casapound: “Tutti sono liberi di esprimersi”

Si è già dimenticato quando proprio lui non voleva (che parlasse) l’europarlamentare Vannacci ad Ombre Festival?

VITERBO – C’è grande fermento nelle compagini locali del Movimento 5 Stelle, in particolare nella figura dell’esponente locale dei pentastellati Massimo Erbetti, che torna pronunciarsi dopo molto tempo su una questione tornata “calda”: cambiare il nome della circonvallazione Giorgio Almirante per dedicarla alle vittime della Shoah.

“Anche io – dice Erbetti – come il Movimento 5 Stelle Viterbo, voglio aderire a questa proposta, perché oggi più che mai è fondamentale non dimenticare. Non solo le atrocità del nazifascismo, ma anche chi, successivamente, ha cercato di portare avanti quel pensiero”.

“Chiedere il cambiamento del nome non è solo un atto che condivido, ma un atto dovuto. Un atto dovuto e necessario”, continua il pentastellato.

Immancabile, un riferimento di Erbetti a Casapound, che recentemente aveva invece sottolineato come togliere il nome attuale al “raccordino” rappresenti un qualcosa di senza senso.

“Ho letto una nota di CasaPound in cui si afferma che – spiega Erbetti – siccome la circonvallazione porta questo nome dal 2006, non vi sarebbe alcuna necessità di cambiarlo e che, per avanzare tale richiesta, sarebbe necessario candidarsi e farsi eleggere in Consiglio comunale”.

Un’affermazione smentita dal pentastellato, che sottolinea come i cittadini (come lui) abbiano invece voce in capitolo.

“Se qualcuno ritiene che un cittadino non abbia il diritto di esprimere il proprio pensiero, significa che si considera al di sopra degli altri, e questo è inaccettabile in un Paese democratico come il nostro – conclude – Per questo aderisco convintamente all’appello e chiedo anch’io alla sindaca Frontini e a tutto il Consiglio comunale di cambiare il nome della circonvallazione, per non dimenticare e per ribadire che nessuno può arrogarsi il diritto di sentirsi superiore“.

La memoria corta gli ha fatto dimenticare di quando chiedeva a gran voce di bloccare l’arrivo dell’europarlamentare Roberto Vannacci,  prima ad Ombre Festival per presentare il suo libro e poi al lancio del Movimento “Noi con Vannacci“.

“Bloccare ondata omofoba e razzista” le democratiche parole del pentastellato.

 

 

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