Nel 2023 avevamo dati per primi la notizia del progetto presentato dalla società Med Sea Litter Italia
ARLENA DI CASTRO – Riceviamo e pubblichiamo – Il consiglio di stato ha definitivamente respinto l’appello della società Med Sea Litter Italia contro la sentenza del tar Lazio che aveva sancito l’illegittimità delle autorizzazioni del 2023 della regione Lazio, a realizzare una discarica nel territorio del comune di Arlena di Castro.
Il comune di Tuscania e un nutrito comitato di cittadini arlenesi hanno fortemente contrastato la realizzazione del progetto per opera della Med Sea e hanno ottenuto una duplice vittoria, prima di fronte al tar e oggi davanti al consiglio di stato, con sentenza n. 1071 del 10 febbraio 2025.
“Una vittoria meritata, per nulla scontata, data anche la complessità delle censure che abbiamo presentato, e che ha sancito la fondatezza delle nostre ragioni in tutti e due i gradi di giudizio”, secondo Gabriele Sabato e Andrea Genovese, difensori del comune e dei cittadini di Arlena di Castro, in primo e in secondo grado.
Per Andrea Genovese, ordinario di diritto privato all’università degli studi della Tuscia, è stata “giustamente riconosciuta l’irrealizzabilità del progetto della Med Sea, soprattutto una volta che la Soprintendenza ha posto un vincolo di interesse culturale, sopra le aree su cui si sarebbe dovuto realizzare l’impianto.
Male quindi ha fatto la regione, nel corso del procedimento autorizzativo, a non avvedersi di questa rilevante e sopravvenuta circostanza”. “Il rigetto dell’appello della Med Sea”, aggiunge Gabriele Sabato, docente di diritto forestale e ambientale nell’ateneo viterbese, “tiene ora valida la pronuncia del tar in primo grado – con cui erano stati accolti i nostri ricorsi – e che aveva rimesso la parola alla regione, che dovrebbe quindi valutare la fattibilità della discarica, ma tenendo conto dell’esistenza del sopravvenuto vincolo culturale su tutta l’area interessata”.
Enorme soddisfazione anche dal sindaco di Tuscania, Fabio Bartolacci, che gioisce “per una vittoria inseguita a lungo dal comune di Tuscania, che ha creduto fin da subito nell’ingiustizia dell’operato della regione nel 2023, ed è stato il primo fra tutti a impugnare i provvedimenti autorizzativi regionali di fronte al tar”.
Avvocato Gabriele Sabato