ONANO – “In merito alle recenti indagini condotte dalle autorità competenti e alle notizie emerse riguardanti l’operazione per traffico illecito di rifiuti nel comune di Onano, la Provincia di Viterbo ritiene doveroso precisare alcune cose”. Dopo il Comune di Onano anche la Provincia di Viterbo prende posizione sui recenti fatti di cronaca.
“L’impianto oggetto dell’indagine è sotto sequestro giudiziario dal mese di novembre 2019 – fanno sapere da Palazzo Gentili – e per il periodo di cui alle indagini che hanno portato all’arresto del rappresentante legale della Eko srl non era vigente alcuna autorizzazione della Provincia di Viterbo che autorizzasse operazioni di recupero dei rifiuti. Come accertato in corso di indagini, le documentazioni presentate risultano falsificate, e nessun atto ufficiale è mai stato rilasciato da questo ente a supporto delle attività svolte presso la struttura in questione.
La Provincia di Viterbo condanna con fermezza qualsiasi pratica illecita nel settore della gestione dei rifiuti e ribadisce il proprio impegno costante nella tutela dell’ambiente e della salute pubblica. L’ente assicura la massima collaborazione con le autorità inquirenti, affinché sia fatta piena luce sulla vicenda e siano adottati tutti i provvedimenti necessari nei confronti dei responsabili.
Alla luce di quanto accaduto, la provincia ribadisce la necessità di un rigoroso controllo delle attività legate al trattamento dei rifiuti, al fine di garantire il rispetto delle norme ambientali e la salvaguardia del territorio. È fondamentale che tutti gli operatori del settore agiscano nel pieno rispetto della legge, evitando condotte che possano arrecare danno alla collettività”.