Bucarest – Romania, caos politico: si dimette il presidente Klaus Iohannis. I sovranisti volevano l’impeachment e lui ha preferito scappare

BUCAREST (ROMANIA) – Con una mossa a sorpresa il presidente della Romania Klaus Iohannis ha annunciato le dimissioni “per risparmiare ai cittadini una crisi politica”.

La decisione è arrivata dopo che le opposizioni sovraniste hanno avviato il procedimento per porlo formalmente sotto accusa, dopo mesi di caos dovuto all’annullamento delle elezioni presidenziali dello scorso dicembre.

Al primo turno aveva trionfato il candidato sovranista Calin Georgescu, ma la Corte costituzionale aveva poi optato per la cancellazione del ballottaggio dopo la pubblicazione di documenti dell’intelligence che dimostravano una serie di manipolazioni dell’opinione pubblica nelle settimane precedenti il voto.

A beneficiarne, secondo i politici di maggioranza che temono una disfatta elettorale, sarebbe stato proprio Georgescu, capace di passare da diplomatico sconosciuto a favorito per la vittoria grazie a un algoritmo che favoriva i suoi contenuti su TikTok.

Accuse ridicole quanto assurde ma tanto è bastato per annullare un voto democratico.

I partiti che lo sostenevano – tra cui Aur, la seconda forza in parlamento – hanno promesso di lottare contro quella che reputano un’ingiustizia e un silenziamento del volere dei cittadini. Il mandato di Iohannis – impossibilitato in ogni caso a ricandidarsi per la terza volta – era stato contestualmente prolungato fino alle nuove elezioni presidenziali, in programma a maggio.

Ma a puntare il dito contro il presidente uscente è stata anche la liberale Elena Lasconi, che avrebbe dovuto affrontare Georgescu al ballottaggio di dicembre. “Le sue dimissioni sono arrivate in forte ritardo – ha commentato – La democrazia è caduta a pezzi (per colpa sua, ndr) e non glielo possiamo perdonare“.

Qualora il processo di impeachment fosse passato, la Romania sarebbe diventata “lo zimbello del mondo”, ha dichiarato Iohannis mentre spiegava le ragioni dietro alle sue dimissioni. Rimarrà in carica fino al 12 febbraio, quando ai sensi della costituzione gli succederà ad interim il presidente del Senato, Ilie Bolojan.

Ora occhi puntati al 4 maggio, quando si terranno le nuove elezioni presidenziali. Mancano ancora delle candidature ufficiali, ma i sondaggi prevedono che Georgescu possa avvicinarsi alla vittoria già dal primo turno.

Make Europe Great Again pronta a conquistare anche la Romania e mandare a casa i politici di sinistra, molto simili a quelli italiani di sinistra, che per oltre dieci anni hanno governato senza aver mai vinto un’elezione.