UGL Lazio torna a ribadire la necessità, estrema, di migliorare gli investimenti dedicati ai giovani, prima che sia troppo tardi per l’economia regionale
ROMA – Un appello per affrontare, in modo urgente, la crisi demografica e rilanciare la crescita economica e sociale della Regione.
E’ quanto lanciato, in occasione del workshop “Cambiamento demografico e mercato del lavoro del Lazio”, organizzato dalla Banca d’Italia, da Armando Valiani, Segretario Regionale UGL Lazio.
“Il Lazio – ha sottolineato Valiani – sta vivendo una fase di ripresa, ma il percorso è fragile e richiede l’impegno di tutti: istituzioni, sindacati, imprese e cittadini. Oggi più che mai, dobbiamo investire sul futuro delle nuove generazioni. I giovani devono poter sognare un domani fatto di scelte libere: acquistare una casa, formare una famiglia, costruire carriere stabili”.
I dati presentati al convegno evidenziano un quadro allarmante:
– Bassa natalità: il Lazio, come l’Italia, registra un tasso di fecondità tra i più bassi d’Europa (1,2 figli per donna), con conseguenze critiche su forza lavoro, consumi e welfare.
– Fuga delle opportunità: l’incertezza economica, aggravata dall’addizionale regionale IRPEF che andrebbe ulteriormente ridotta che scoraggia le giovani coppie.
– Lavoro precario: il 40% degli under 35 ha contratti atipici, con salari insufficienti a sostenere progetti familiari.
L’occupazione cresce grazie agli stranieri, ma il futuro è a rischio.
Tra il 2007 e il 2023, l’occupazione nel Lazio è cresciuta dell’11% (+2,9% in Italia), trainata dal contributo dei lavoratori stranieri (+7,8%). Tuttavia, le proiezioni al 2043 segnalano un crollo delle forze lavoro: -370 mila attivi, a meno di interventi strutturali. “Serve un cambio di passo: aumentare il tasso di attività femminile (oggi al 60,4%) e formare i giovani nei settori innovativi”, ha sottolineato Valiani.
Queste le proposte avanzate dall’UGL per invertire la rotta partono
1. Sgravi fiscali per le famiglie: eliminare l’addizionale IRPEF e introdurre detrazioni per figli a carico.
2. Sostegno alla genitorialità: asili nido gratuiti, congedi parentali estesi e bonus per l’acquisto della prima casa.
3. Lavoro di qualità: incentivi alle imprese che assumono under 35 con contratti stabili e salari dignitosi.
4. Accesso al credito: fondi regionali per startup giovanili e agevolazioni per l’imprenditoria femminile.
5. Transizione verde e digitale: creare 50.000 posti di lavoro entro il 2030 nei settori energia rinnovabile, turismo sostenibile e tecnologie digitali.
Valiani lancia anche un appello alla responsabilità collettiva:
“Non possiamo permetterci improvvisazioni. La natalità non è solo un numero: è il termometro della speranza di un territorio. Bene sta facendo la Regione Lazio in questo campo ma occorre un progetto strutturato. Chiediamo l’istituzione di un Fondo per la Demografia, con risorse dedicate a politiche familiari e occupazione giovanile. Alle imprese diciamo: investite nella conciliazione vita-lavoro”.