L’Arsial ha diramato l’elenco delle aziende ammesse: nel padiglione del Lazio 62 stand
VITERBO – “Arsial conferma il suo impegno a supporto delle piccole realtà vitivinicole del Lazio, garantendo per Vinitaly 2025 condizioni economiche ancora più vantaggiose rispetto all’edizione 2024. Grazie a un’importante iniziativa dell’Agenzia, che ha attivamente coinvolto le Camere di commercio del territorio, è stato possibile ottenere una significativa riduzione dei costi di partecipazione per le aziende espositrici”. Lo fa sapere l’Arsial, tramite una nota ufficiale, in cui annuncia la partecipazione di 62 aziende del Lazio alla manifestazione di Verona.
Nemmeno il tempo di archiviare il Wine Paris che l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’Agricoltura del Lazio torna a concentrarsi sull’edizione 2025 dell’importante fiera vitivinicola in programma da domenica 6 a mercoledì 9 aprile.
“L’edizione 2025 si preannuncia ricca di novità e all’altezza dell’eccellenza enologica laziale – prosegue l’Arsial -. Lo spazio espositivo è stato ripensato per valorizzare al meglio i grandi vini della nostra regione, che negli ultimi anni hanno conquistato crescenti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Un palcoscenico prestigioso che saprà essere all’altezza della qualità e della tradizione vitivinicola del Lazio”.
L’accordo formulato da Arsial e Camere di commercio ha concesso un sistema di contributi differenziati: Roma ha stanziato un contributo di 3.448,28 euro per azienda, Frosinone e Latina 2.666,67 euro, Rieti e Viterbo 1.888,89 euro. Restano esclusi dal beneficio i consorzi e le imprese che hanno scelto di acquistare stand doppi.
Tra meno di due mesi la Tuscia sarà ben rappresentata da nove cantine presenti sul territorio, molte delle quali per il Vinitaly sono un piacevole habitué: Tenuta Ronci di Nepi, Tenuta La Pazzaglia, Distilleria Numa di Mario Pusceddu, Famiglia Cotarella, Fattoria Madonna delle Macchie di Leonardo Belcapo, Viticoltori dei Colli Cimini, Antica Cantina Leonardi, Sergio Mottura e Tenuta Sant’Isidoro.