Rintracciato l’ennesimo pirata della strada ma sono già 10 i casi simili registrati in pochi mesi
VITERBO – Ennesimo episodio di fuga ed omissione di soccorso a seguito di incidente stradale rilevato e perseguito dalla Polizia di Stato di Viterbo con la denuncia all’Autorità Giudiziaria dell’automobilista responsabile.
Nell’ultimo anno sono stati diversi i casi di automobilisti che, sia per evitare conseguenze di tipo penale e amministrativo codificate dalle vigenti normative, sia per nascondere lo stato di alterazione per l’uso di droghe o alcool oppure per sfuggire a verifiche sul regolare possesso dei documenti necessari alla guida, dopo avere provocato un sinistro stradale, si sono allontanati senza curarsi delle condizioni degli occupanti degli altri veicoli e, quindi, dell’obbligo di prestare i primi soccorsi.
L’ultimo caso risale alla fine dello scorso mese di gennaio quando a seguito di un tamponamento che ha coinvolto due autovetture all’incrocio tra la strada Canepinese e la Strada Cassia Cimina, il conducente della vettura responsabile dell’incidente si era allontanato senza prestare soccorso alla controparte bisognosa di cure mediche.
Le immediate ricerche avviate dalla Polizia Stradale sulla base degli indizi raccolti sul luogo del sinistro e dalla denuncia sporta dalla vittima, alla quale era stato diagnosticato un trauma guaribile in 14 giorni, consentivano di risalire al responsabile dell’evento che veniva identificato e denunciato all’autorità giudiziaria per fuga dal luogo dell’incidente ed omissione di soccorso, con ritiro immediato della patente di guida. Determinanti, ai fini dell’individuazione, sono state le dichiarazioni della vittima che aveva sentito pronunciare al conducente in fuga, il luogo che avrebbe dovuto raggiungere in tutta fretta. La ricostruzione minuziosa del percorso effettuato dal fuggitivo e i riscontri ottenuti sul luogo in cui lo stesso si era poi effettivamente presentato, consentivano agli investigatori di stringere il campo su un soggetto che veniva poi effettivamente riconosciuto dalla vittima attraverso individuazione fotografica. Lo stesso, soggetto noto alle forze dell’ordine, si è giustificato sostenendo di essere in ritardo ad un appuntamento e di non ricordare nulla dell’incidente stradale.
La vicenda testimonia l’importanza di mantenere un corretto comportamento sulla strada in special modo riguardo all’obbligo di fermarsi, prestare soccorso e fornire assistenza alle eventuali vittime. I comportamenti omissivi sul luogo del sinistro non fanno altro che aggravare la posizione del conducente così come dimostrato dalla frequente casistica trattata dalla Polizia di Stato che, anche grazie all’ausilio delle tecnologie in dotazione, ha consentito di rilevare e risolvere, negli ultimi mesi, oltre dieci casi di incidenti con fuga del conducente dal luogo del sinistro.