Lega, civici, Per il Bene Comune, Forza Italia e ovviamente Fratelli d’Italia si preparano per le prossime amministrative
Viterbo – Centrodestra unito al congresso cittadino di Fratelli d’Italia, congresso che non ha solo permesso di confermare Luigi Maria Buzzi nel ruolo di coordinatore locale del partito, ma anche di tirare le redini della politica “non di sinistra” verso le prossime elezioni amministrative.
L’occasione è stata colta anche da Forza Italia, che nella figura di Fabrizio Purchiaroni ha voluto ribadire come il centrodestra veda in Fratelli d’Italia il fulcro della coalizione. “Fratelli d’Italia – ha sottolineato Purchiaroni – rappresenta un tassello fondamentale che difende giornalmente il nostro essere centrodestra”. Un riavvicinamento, che sembra presagire un rientro nei ranghi del centrodestra da parte degli “ex berlusconiani” che, tuttavia, sottolineano la necessità di “sedersi insieme a un tavolo”, segnale che vi sono ancora degli attriti da superare, soprattutto in provincia, dove permane l’alleanza con PD e Frontini da parte degli azzurri.
Presenti per l’appuntamento anche tutte le altre compagini civiche e vicine alla destra che risiedono all’opposizione del consiglio comunale viterbese. Andrea Micci ed Elisa Cepparotti per la Lega, Elpidio Micci per FI, Giulio Marini per “l’altra Forza Italia”, Marco Bruzziches e Letizia Chiatti per i civici, i “dissidenti” che hanno deciso di schierarsi contro Chiara Frontini dopo aver notato il suo totale cambio di passo dopo l’elezione a sindaca di Viterbo.
“Il centrodestra c’è e la sua ricostruzione sarà sicuramente possibile grazie all’impegno di tutti, nel bene di Viterbo”, ha tenuto a sottolineare Cepparotti, coordinatrice della Lega Viterbo, non mancando di ricordare come figure come Luigi Maria Buzzi “gentili, tenacia e sincere”, siano fondamentali per la politica cittadina.
Non ci è andato leggero, il consigliere leghista Andrea Micci, che ha colto l’occasione per ricordare come quella di Frontini sia “la peggiore amministrazione che Viterbo abbia mai avuto. Questa esperienza civica ha fallito su tutta la linea, nonostante i milioni e i tanti progetti lasciati dal centrodestra. Ora abbiamo l’onere di creare un’alternativa. Dovevamo farlo già ieri e insieme agli amici del centrodestra ci stiamo impegnando. Il centrodestra deve tornare a essere visto come una casa che si fonda su pilastri inamovibili, dove un nessuno può tirarsi indietro. La Lega sarà sempre disponibile e pronta per supportare il centrodestra”. Affermazioni che non hanno mancato di lanciare frecciatine proprio a Forza Italia, il partito più ambiguo – al momento – avendo i piedi in due staffe.
Ma la quadra sembra ormai vicina. Il “nemico comune” resta l’attuale amministrazione e il centrodestra sembra ben convinto di potercela fare. E’ la stessa Laura Allegrini, capogruppo in consiglio per Fratelli d’Italia che sottolinea come i tempi siano maturi per riaprire il tavolo delle trattative con tutte le parti del centrodestra.
Assente giustificata per un’improvvisa influenza, Luisa Ciambella, che però non ha mancato di fare sentire la sua presenza con una lettera, dove ha ribadito l’imprescindibile compito del centrodestra viterbese di porre fine all’esperienza Frontiniana.
Non è mancato nemmeno il supporto delle associazioni, come FederLazio, Confartigianato, CNA e altre, che hanno ribadito come una la politica e l’amministrazione debba mantenere un dialogo aperto e trasparente con loro, per costruire il futuro della città e per garantire un futuro ai giovani viterbesi, sempre più in fuga per le troppo poche opportunità offerte dal territorio.
Ma ora, come direbbe Orazio: “Dum loquimur fugerit invida aetas: carpe diem, quam minimum credula postero“, ovvero: “Mentre parliamo il tempo è già in fuga, come se provasse invidia di noi: cogli l’attimo, sperando il meno possibile nel domani”.
Ora che la condivisione di intenti è stata confermata, non resta che unire davvero il centrodestra. Un obiettivo più semplice sulla carta che dal vivo, con vari diverbi ancora da appianare e, ovviamente, tanti possibili candidati da mettere d’accordo per un nome unico e forte. In ogni caso, quel che è certo, è che le redini della futura alleanza saranno tirare da Fratelli d’Italia, il partito che – in primis a Viterbo – resta il più saldo e quotato.