Il consigliere d’opposizione si è ancora una volta fatto portavoce dei problemi dei cittadini
VITERBO – “Mi faccio portavoce di una serie di lamentele apparse in questi giorni sui social su un tema tanto importante che ci impone di dedicare la massima attenzione al benché minimo segnale di disagio o malcontento: il servizio mensa nelle scuole. Una nonna, in particolare, denuncia una bassa qualità del cibo che verrebbe servito alla scuola Grandori di Viterbo, definendolo ‘immangiabile'”.
Chi parla è Andrea Micci, consigliere leghista all’opposizione nel consiglio comunale di Viterbo. Il giovane esponente dei Salviniani è solito svolgere la professione di “avvocato del popolo”, ruolo che gli si addice particolarmente essendo questo anche la sua professione di tutti i giorni.
Nello specifico, il leghista riporta che “La signora afferma che la nipotina ‘mangia solo pane e arriva a casa piuttosto affamata’. Nello stesso post si rivolge un appello alla sindaca Chiara Frontini, informandola che ‘il malcontento è generale’ e che sono stati fatti ‘reclami’, ma nulla è accaduto. Poiché la segnalazione investe un servizio importante e delicato prestato per conto del Comune, come quello della fornitura dei pasti ai piccoli studenti delle scuole, credo sia opportuno che la sindaca riferisca al più presto riguardo all’accaduto, informando anche noi consiglieri comunali sulle modalità di erogazione del servizio mensa”.
Micci, dopo aver interpellato la prima cittadina, si domanda anche altro. “Al riguardo vorrei anche sapere che fine ha fatto la commissione che in passato controllava la qualità dei pasti, permettendo anche ai rappresentanti cittadini eletti, di verificarne il livello e i criteri utilizzati nella formazione del menu”. Domande che, sicuramente, saranno riferite anche al prossimo consiglio comunale.