Viterbo – Fiera dell’Annunziata sempre più striminzita, ma c’è la novità: “Parcheggio del Sacrario sarà fruibile”

La fiera tradizionale, ormai priva di appeal, per molti andrebbe sostituita con qualcosa di più consono per una città storica e d’arte come Viterbo aspira a essere

VITERBO – La Fiera dell’Annunziata continua a perdere attrattiva, purtroppo. Complice la crisi post-Covid, altri banchisti sembrano aver gettato la spugna, tanto da costringere l’amministrazione a correre ai ripari.

Come recentemente dichiarato da Chiara Frontini e dal consigliere Marco Nunzi, la fiera sarà “più concentrata”. La perdita di banchi, tuttavia, è stata fatta passare come una “riorganizzazione del percorso”. Una scelta forzata, purtroppo, per rendere – giustamente – la fiera meno dispersiva, diminuendo il più possibile i buchi tra una bancarella e l’altra.

Una buona notizia, tuttavia, c’è. Il parcheggio del Sacrario resterà fruibile, presumibilmente raggiungibile entrando da Valle Faul, mentre la fiera continuerà a occupare gli spazi di Via Garibaldi, via Cavour, via Ascenzi, piazza dei Caduti, primo tratto di piazza Martiri d’Ungheria, lato pensilina (parcheggio escluso), largo B. Croce, via Marconi, piazza Verdi, via f.lli Rosselli, via Matteotti, piazza della Rocca, via Amendola, via e piazza San Faustino.

Sicuramente l’ombra di quello che la fiera era un tempo, quando praticamente ogni via del centro era invasa da bancarelle, persone e tantissimi visitatori provenienti da fuori. I tempi, tuttavia, cambiano e l’attrattiva di questa tipologia di fiere, è diminuita nel tempo. Molti commercianti, così come tanti cittadini, vorrebbero per Viterbo qualcosa di “nuovo”. Molti prendono spunto dalla grande fiera antiquaria che ogni prima domenica del mese si tiene ad Arezzo. Un appuntamento di alto livello, che attrae puntualmente turisti anche stranieri per la qualità e il fascino offerto.

Per Viterbo, qualcosa di simile sarebbe sicuramente interessante. Un qualcosa che potrebbe ben sposarsi con il fascino medievale della città, mettendo in risalto la sua straordinaria e millennaria storia, le sue ricchezze artistiche e i prestigiosi palazzi storici.

Se da una parte un’abolizione della Fiera dell’Annunziata sarebbe però qualcosa di troppo drastico e una perdita per la tradizione locale, l’organizzazione di un altro evento più strutturato e di prestigio potrebbe invece essere quel quid in grado di incentivare, concretamente, una rinascita del centro storico.