Civitavecchia – Spiezia lascia la Procura di Firenze, Liguori il nome più gettonato

CIVITAVECCHIA – La Procura di Firenze si appresta a un possibile cambio ai vertici, con la candidatura di Alberto Liguori, attuale procuratore di Civitavecchia, che potrebbe succedere a Filippo Spiezia, destinato a lasciare il suo incarico dopo appena due anni per fare ritorno a Eurojust, l’agenzia europea per la cooperazione giudiziaria.

La decisione di Spiezia di rientrare a L’Aja, recentemente accolta dal Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), ha riaperto la partita per la guida di uno degli uffici giudiziari più rilevanti d’Italia.

La posizione di Firenze è strategica, essendo stata coinvolta negli ultimi anni in indagini di grande rilevanza nazionale. La partenza anticipata di Spiezia, il cui incarico era stato assegnato con un voto a maggioranza dal CSM nel marzo 2023, ha generato un’opportunità per nuovi candidati. Tra questi, il nome di Liguori emerge con forza, anche in seguito alla recente decisione del Consiglio di Stato che ha accolto il suo ricorso contro la nomina di Spiezia, creando di fatto le condizioni per un possibile riassetto.

Liguori, con una carriera consolidata, ha guidato la Procura di Terni affrontando numerose indagini di rilievo e distinguendosi per la sua capacità gestionale. La sua esperienza e il recente pronunciamento del Consiglio di Stato potrebbero offrirgli un vantaggio nella selezione del nuovo procuratore di Firenze, un incarico per il quale ci sono diversi candidati. Tuttavia, la scelta finale spetta al CSM, che dovrà valutare i profili e prendere una decisione in base alle esigenze della Procura fiorentina.

Tra gli altri possibili aspiranti vi sono magistrati di spicco, tra cui Paolo Guido e Rosa Raffa, con un’ampia esperienza nelle procure antimafia. Anche se la candidatura di Liguori non è scontata, il quadro si è nuovamente aperto, rendendo Firenze uno degli scenari giudiziari più osservati nei prossimi mesi.

La scelta del prossimo procuratore sarà cruciale per il futuro delle inchieste seguite dall’ufficio fiorentino e per il consolidamento del suo ruolo nel panorama giudiziario italiano. Il CSM dovrà garantire una selezione basata su competenza ed esperienza, assicurando continuità e stabilità a un ufficio di importanza nazionale.