Rieti – “Le vie del Giubileo”, presentato questa mattina il progetto della regione Lazio e Arsial

“Un cammino di fede e spiritualità tra luoghi, sapori e tradizioni sulle orme di San Francesco patrono d’Italia e San Benedetto patrono d’Europa”

ROMA – Questa mattina, nella suggestiva cornice dell’Auditorium di Santa Scolastica a Rieti, si è tenuta la conferenza stampa organizzata dall’Assessorato all’Agricoltura della regione Lazio in collaborazione con Arsial, dal titolo: “Le vie del Giubileo: un cammino di fede e spiritualità tra luoghi, sapori e tradizioni”.

L’evento, molto partecipato, ha visto la presenza di numerosi sindaci e amministratori del territorio sabino. A fare gli onori di casa, il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, e monsignor Paolo Gilardi, Vicario Generale, in rappresentanza del vescovo S.E.R. Mons. Ernesto Piccinonna, Vescovo di Sabina-Poggio Mirteto.

Il primo a prendere la parola è stato il commissario straordinario di Arsial, Massimiliano Raffa, che ha illustrato il progetto, al via il prossimo 21 marzo da Subiaco: “Le Vie del Giubileo attraverserà l’intero territorio regionale con un programma di dodici eventi. Miriamo a coinvolgere le istituzioni e i sindaci delle località selezionate per valorizzare le bellezze dei nostri territori. Con un investimento mirato, puntiamo a intercettare i flussi del turismo religioso – stimati in 35 milioni di pellegrini – e a integrarli con il turismo romano, creando un ponte tra la Capitale e le province. Vogliamo accompagnare i visitatori alla scoperta di luoghi ricchi di storia, cultura e tradizioni enogastronomiche. Per questo, abbiamo strutturato un solido piano promozionale, con un grande obiettivo finale: vorremo concludere il ciclo di eventi in Piazza San Pietro, assicurando la massima visibilità all’iniziativa. È nostra intenzione far convergere risorse, competenze e iniziative all’interno di questo progetto, con l’obiettivo di renderlo un elemento strutturale e permanente della nostra offerta turistica regionale. Ogni territorio coinvolto avrà l’opportunità di esprimere al meglio la propria identità culturale e religiosa, trasformando questo progetto in un’occasione straordinaria per far emergere l’anima più autentica del Lazio“.

Il moderatore dell’incontro, Emanuele Di Leo, ha poi letto il messaggio del Vescovo di Rieti, S.E.R. Mons. Vito Piccinonna, impossibilitato a partecipare per impegni pastorali. Un passaggio significativo della sua lettera sottolinea come “l’evento di oggi rappresenti un momento importante di confronto e approfondimento. Il tema intreccia l’evento spirituale del Giubileo con il territorio, ricordandoci che la ricerca dell’utile deve essere un riflesso concreto della vita delle persone. È necessaria una dimensione più alta, spirituale, per rendere il mondo operoso. Non dobbiamo perdere di vista la centralità della persona e il suo percorso interiore, che si riflette anche nell’incontro con la cultura e la tradizione di questi luoghi”. Le sue parole sono state accolte con un lungo applauso, a cui ha fatto eco l’intervento del vicario generale della Diocesi Sabina-Poggio Mirteto, monsignor Paolo Gilardi: “L’Abbazia di Farfa è stata scelta come Chiesa principale per il Giubileo e già lo scorso 29 dicembre ha ospitato la celebrazione di apertura dell’Anno Santo. È un luogo di immenso valore storico e spirituale per il territorio sabino. In questo momento così importante per la Chiesa, riscoprire la spiritualità attraverso la tradizione e la specificità di questi luoghi è essenziale. Il Giubileo non è soltanto un evento turistico, ma un’occasione di riflessione e crescita interiore”.

A seguire, il primo intervento politico della giornata, quello dell’assessora ai Lavori Pubblici, Politiche di Ricostruzione, Viabilità e Infrastrutture della Regione Lazio, Manuela Rinaldi: “Per la prima volta, la Regione Lazio non lascia indietro nessuno, e la presentazione di questo progetto ne è la testimonianza. Il collega Giancarlo Righini, che ringrazio, sta promuovendo questo straordinario progetto in tutto il Lazio, con particolare attenzione alla provincia di Rieti, profondamente legata alla Chiesa e al Giubileo. Oltre all’Abbazia di Farfa, tante altre abbazie benedettine e francescane meritano di essere valorizzate. È anche un’opportunità per prenderci cura dei luoghi di culto in stato di abbandono, nella speranza di restituirli al loro antico splendore. Speriamo che questo evento possa innescare un processo duraturo di recupero del patrimonio storico e religioso, che costituisce un valore inestimabile per la nostra regione”.

Eleonora Berni, vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali e Statutari della Regione Lazio, ha sottolineato l’importanza del pellegrinaggio come esperienza comunitaria, evidenziando che “i pellegrinaggi hanno sempre rappresentato momenti di aggregazione e condivisione. Non si tratta solo di percorrere un cammino, ma di costruire relazioni, di conoscere nuovi luoghi e tradizioni. Questo evento darà nuovo slancio al Lazio, rendendolo protagonista di una rinascita culturale e turistica legata al Giubileo”.

Anche Michele Nicolai, vicepresidente della Commissione Tutela del Territorio, ha evidenziato il valore del Giubileo come occasione di rinascita per la provincia di Rieti: “Grazie alla Regione, si stanno avviando interventi di valorizzazione su un territorio rimasto a lungo isolato politicamente. È il momento di far conoscere questi luoghi straordinari, pieni di storia e spiritualità, attraverso un progetto strutturato e di ampio respiro”.

Giorgio Simeoni, presidente della Commissione Speciale Giubileo 2025, ha evidenziato l’impegno della Regione nel progetto: “Percorrendo la nostra regione, ho scoperto luoghi meravigliosi. Questa iniziativa contribuirà a far conoscere gli angoli più nascosti e ricchi di storia e spiritualità, promuovendo un turismo consapevole e rispettoso del territorio”.

Un momento particolare è stato l’intervento di Gabriele Bonci, noto maestro fornaio, che ha offerto una metafora culinaria per il successo del Giubileo: “La ricetta migliore che possiamo offrire ai pellegrini è la curiosità. Dobbiamo costruire un percorso che unisca cultura, fede e sapori, comunicando l’autenticità delle nostre tradizioni. Dobbiamo far capire che ogni fetta di pane racconta una storia, il lavoro dei nostri agricoltori, la fatica di chi coltiva i campi. Solo attraverso il rispetto delle regole e la valorizzazione dei nostri prodotti possiamo offrire un’esperienza unica e indimenticabile”.

A chiudere i lavori, l’assessore al Bilancio, Programmazione Economica, Agricoltura e Sovranità Alimentare della Regione Lazio, Giancarlo Righini: “Voglio ringraziare i sindaci e gli amministratori presenti, che rappresentano il primo presidio dei territori. Oggi è stato ricordato San Francesco, figura centrale per questa regione più che per l’Umbria. Stiamo già lavorando per commemorare gli 800 anni dalla sua scomparsa nel 2026. San Francesco non è stato solo un riferimento religioso, ma anche il primo ambientalista della storia. Per questo, abbiamo previsto due iniziative, una a Rieti e una all’Abbazia di Farfa, luoghi simbolo della cristianità. Vogliamo che il Giubileo sia un’occasione di rinascita e valorizzazione del nostro territorio, in cui fede, cultura e tradizione si incontrano per creare un percorso unico di scoperta e condivisione”.