Scintille a distanza tra il fondatore di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, e il generale Roberto Vannacci. Con il primo che accusa la destra di non essere dalla parte dei veri patrioti, e quindi di non appoggiare un Paese aggredito come l’Ucraina.
E il secondo, invece, che risponde a tono e accusa Fini di non conoscere la guerra e le sue modalità. L’oggetto del contendere è ovviamente l’idea di pace per l’Ucraina.
“Le perone di destra – aveva spiegato Fini – devono stare dalla parte dell’Ucraina“. Un messaggio che in molti hanno letto come un monito alla Lega, da sempre vicina alle istanze del nuovo presidente americano Donald Trump. Da qui la domanda di Massimo Giletti che, durante l’ultima puntata di Lo Stato delle Cose su Rai 3, incalza il generale in collegamento. “Non l’ha citata ma ha fatto riferimento chiaramente a lei e ai patrioti – sottolinea Giletti interpellando il leghista -, perché Fini dice che gli ucraini sono i veri patrioti europei. Cosa risponde a Fini? Non si sente patriota, generale?”, chiede.
“No no assolutamente, io mi sento molto patriota. Queste parole d’altra parte, dette da una persona che ha fatto il militare al distretto militare di Roma, mi fanno un po’ sorridere”, la ripsosta piccata del generale che non perde tempo per attaccare personalmente l’ex presidente della Camera. “Mah non lo so, non saprei neanche se sappia riconoscere un ombrello da un fucile. In ogni caso moltissimi parlano di guerra senza averla vissuta sulla propria pelle. Il patriottismo degli ucraini è fuori discussione”, attacca.
Evidenziando quella che è la posizione della Lega guidata da Matteo Salvini, il generale propone la sua personalissima idea di pace in Ucraina.”Qua è in discussone se convenga proseguire questa guerra o convenga una pace. Dopo 3 anni di guerra senza alcun risultato positivo per l’Occidente e con l’armata russa che continua ad avanzare, se non opponiamo un cambiamento rilevante, che sarebbe l’entrata in guerra della Nato, cosa che ci porrebbe davanti al baratro di una distruzione termonucleare, la situazione non cambierà. E allora tanto vale cercare una pace”, conclude.