Montalto – Istituto Alberghiero a rischio chiusura, Socciarelli: “Provincia pensa a Viterbo ma non a noi”

La prima cittadina è sul piede di guerra dopo che la Provincia non ha mosso un dito per salvaguardare il futuro della scuola superiore

MONTALTO – L’Istituto Alberghiero è purtroppo vicino alla chiusura. A confermarlo è la stessa prima cittadina Emanuela Socciarelli che promette, tuttavia, di non restare in silenzio. Sulla problematica, che potrebbe contribuire allo svuotamento del borgo, poiché la scuola superiore ha da sempre attratto studenti dai territori circostanti, la sindaca si interroga e interviene puntando il dito verso la provincia di Viterbo, guidata da Alessandro Romoli (FI), accusandola di non aver mosso un dito in difesa di Montalto. Una storia ben differente da quella avvenuta per la città di Viterbo, dove – complice l’alleanza con Frontiniani – Romoli sembra invece aver speso molte forze per impedire la chiusura della scuola Carmine.

Come spiega la sindaca Socciarelli, nonostante la grande opportunità rappresentata dalla scuola alberghiera per gli studenti del Comune di Montalto di Castro, l’Istituto, negli anni, ha subito una considerevole diminuzione degli iscritti, con difficoltà oggettive nell’ultimo periodo, a formare le prime classi. Proprio per questo motivo, per l’anno scolastico 2025/26 non sarà possibile attivare una classe prima, mettendo seriamente a rischio il futuro dell’istituto.

“Una delle cause è probabilmente da imputare alle difficoltà di gestione dell’Istituto – spiega Socciarelli – territorialmente troppo distante dalla sede centrale di Caprarola, che non riesce ad intervenire in situazioni, a volte anche emergenziali, in maniera tempestiva o comunque in tempi ragionevoli determinando lungaggini negli interventi, anche sui beni strumentali necessari allo svolgimento delle attività laboratoriali, con conseguente interruzione di tali attività che in una scuola di questo tipo è estremamente caratterizzante”.

Tale situazione, purtroppo, ha determinato un cambiamento dell’immagine dell’istituto, che invece avrebbe ottime potenzialità, in primis rappresentate dal corpo docente. Inutili, tuttavia, sono state le proposte finora portate avanti dall’amministrazione locale, come quella di accorpare l’alberghiero con il Cardarelli di Tarquinia.

“Le criticità dell’istituto sono note da anni e fin dal nostro insediamento, abbiamo lavorato per trovare una soluzione – continua la sindaca – Questa amministrazione, al fine di salvaguardare la continuazione dell’attività dell’Istituto Alberghiero, ritenuta una valida opportunità di formazione e lavoro, ha proposto l’aggregazione dello stesso all’Istituto di Istruzione Superiore Vincenzo Cardarelli, ritenuto per ragioni logistiche, formative e territoriali, sicuramente idoneo ad un’eventuale accorpamento. L’Istituto Superiore in questione ha sede a Tarquinia, quindi molto vicino a Montalto di Castro, circa 20 km, diversamente da Caprarola con oltre 70 km di distanza. I territori di Montalto di Castro e Tarquinia per caratteristiche socio-culturali ed economiche sono molto simili, entrambi ubicati in un contesto turistico molto sviluppato. La reale condizione di vantaggio dell’I.I.S.S. Vincenzo Cardarelli, il quale conoscendo in maniera approfondita il territorio oltre le richieste del mondo turistico con tutte le sue peculiarità, potrebbe dare concretamente un indirizzo aggiornato, all’Istituto Alberghiero di Montalto di Castro, anche sulla base dei cambiamenti e delle richieste degli utenti ai quali la formazione dell’istituto stesso è rivolta. L’aggregazione dei due Istituti rappresenterebbe soprattutto una continuità formativa tra gli indirizzi presenti presso l’I.I.S.S. V. Cardarelli: Agrario e Turistico. Attraverso l’indirizzo ‘Agrario’ vi sarebbe la possibilità della fornitura delle materie prime all’’Alberghiero’, il quale provvederebbe alla elaborazione e preparazione dei prodotti, a loro volta pubblicizzati e diffusi attraverso il ‘Turistico’, un ciclo scolastico quindi, completo sul lato formativo e assolutamente funzionale, rappresenterebbe anche un positivo riscontro per tutte le attività produttive e commerciali del territorio, che potrebbero essere via via coinvolte in conseguenza a tale progetto scolastico”.

Una disanima interessante e ricca di spunti, quella di Socciarelli, che – tuttavia – non sembra aver incontrato l’interesse da parte della Provincia di Viterbo e del suo presidente Alessandro Romoli.

“Abbiamo proposto l’accorpamento della sede di Montalto con l’Istituto Cardarelli di Tarquinia, coinvolgendo il Comune di Tarquinia e lo stesso istituto – aggiunge la prima cittadina – A ottobre abbiamo inoltrato le delibere alla Provincia, ma per quello che abbiamo compreso la richiesta non è stata accolta. Se non si interviene subito, la scuola perderà un intero ciclo d’istruzione e il nostro territorio rischierà di perdere un’importante realtà formativa”.

Socciarelli, poi, riflette ancora “a voce alta”, chiedendosi quali siano i veri interessi della Provincia se non quelli di salvaguardare tutto il territorio, senza fare preferenze. “Non si comprende come la Provincia, che si è opposta al dimensionamento scolastico imposto dalla Regione Lazio per salvaguardare due scuole elementari del Viterbese, non abbia mostrato la stessa attenzione nei confronti dell’Istituto Alberghiero di Montalto – argomenta la sindaca di Montalto di Castro – L’investimento sulla palestra è certamente positivo ma quale sarà la sua utilità se la scuola continua a perdere iscritti? Gli studenti hanno dimostrato di tenere alla loro formazione e meritano risposte concrete. Continueremo a portare avanti le loro richieste e a sollecitare la Provincia affinché si valuti seriamente l’accorpamento con il Cardarelli di Tarquinia, unica soluzione per garantire un futuro all’istituto”.